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È ancora sicuro volare?

Keystone

Volare oggi è ancora sicuro? Dopo una serie di incidenti aerei, la domanda è ridiventata d'attualità anche in Svizzera. Gli esperti assicurano di sì.

In Europa, una nuova agenzia è competente per la sicurezza dell’aviazione. Anche la Svizzera vi partecipa, da quando sono entrati in vigore gli accordi bilaterali.

In agosto ci sono stati 4 gravi incidenti aerei che hanno causato la morte di 340 persone. Contemporaneamente, le compagnie aeree si fanno una grossa concorrenza offrendo prezzi sempre più stracciati. Chiaramente ci si può chiedere quanto siano sicuri questi voli e soprattutto se i passeggeri non rischiano troppo.

Non è assolutamente il caso. Finora, il 2005 è tra gli anni più sicuri della storia dell’aviazione. Solo l’anno scorso, quando in tutto il mondo ci sono stati 450 morti, ci sono state ancora meno vittime.

Volare resta sicuro

Da un punto di vista statistico, l’aereo resta il mezzo più sicuro di trasporto. In auto o a piede, in treno o in nave il pericolo di un incidente è maggiore. Nel 2004 nell’Unione europea, per esempio, le vittime del traffico stradale sono scese per la prima volta sotto 50mila.

«Volare oggi è sicuro come un tempo, se non persino più sicuro» conferma a swissinfo Anton Kohler, portavoce dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC).

Anche l’arrivo sul mercato di molte nuove società che offrono voli a basso prezzo non ha influito negativamente sulla sicurezza, afferma Kohler. «In Svizzera, in Europa e negli Stati Uniti, le compagnie a basso prezzo devono rispettare le stesse condizioni come tutte le altre».

Controlli a caso

Questo vale anche per la compagnia «Helios» proprietaria dell’aereo, che il 14 agosto scorso, dopo una calo di pressione, si è schiantato su una montagna nei pressi di Atene. «Helios non è una “compagnia spazzatura”. Ha superato bene il controllo SAFA» sottolinea.

Kohler si riferisce ai controlli di sicurezza. Ogni paese in Europa può attuare ispezioni a caso su velivoli stranieri che atterrano sul suo territorio nell’ambito del Programma SAFA (Safety Assessment of Foreign Aircraft).

«In Svizzera attuiamo circa 200 controlli di questo tipo all’anno». Tra le compagnie aere controllate c’era anche la Helios. In tutta Europa, nel 2004 sono stati attuati oltre 4500 controlli su aerei stranieri. Questi esami rientrano in un programma della CEAC, la Conferenza Europea dell’Aviazione Civile.

Ogni Paese è responsabile

Questo programma si aggiunge alla politica di sicurezza gestita a livello nazionale dall’aeronautica. «La sicurezza aerea consiste soprattutto nel fatto che le compagnie aeree e gli aerei sono controllati dove sono registrati» spiega Kohler.

Oltre a controllare le compagnie aeree svizzere come Swiss, Belair, Edelweiss o Helvetic, l’UFAC esamina anche le circa 300 compagnie aeree straniere che vogliono volare in Svizzera.

«Controlliamo se la compagnia ha le autorizzazioni necessarie nel paese d’origine, se ha le necessarie assicurazioni e se dispone di un management di sicurezza».

Compagnie «all’indice»

Quando tutte le condizioni sono rispettate, una compagnia aerea ottiene l’autorizzazione a volare in Svizzera per cinque anni. Non tutte superano questo test. Attualmente 18 aerei o compagnie aeree sono colpite da un divieto.

Queste si trovano in una lista nera. Se la lacuna è minore interessa solo l’aereo controllato, ma se è grave allora il divieto è esteso a tutta la flotta.

Questa lista non era finora accessibile al pubblico. Per questo sono sorte spesso controversie su questi dati.

Ma giovedì scorso, Francia e Svizzera hanno deciso di pubblicare alla fine di agosto su internet la lista delle cosiddette «compagnie spazzatura». Finora c’era solo la possibilità di fare una richiesta scritta per informazioni sulla compagnia dove era stato comprato il biglietto.

Nuove autorità di sicurezza dell’UE

Prossimamente gli standard di sicurezza all’interno dell’Europa saranno armonizzati. La nuova Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) con sede a Colonia è in fase di realizzazione dal 2004.

A poco a poco l’AESA riprenderà compiti della autorità aeree degli stati membri o li ridarà in affidamento alle relative autorità, come «per esempio licenze e controlli sulle imprese che producono aerei» spiega Kohler.

Oltre allo sviluppo e all’applicazione degli standard di sicurezza del traffico aereo europeo, in futuro l’AESA dovrà anche pronunciarsi sulla certificazione di grossi aerei passeggeri. In questo modo diventerà la controporte europea della potente autorità aerea americana FAA (Federal Aviation Agency).

«Già oggi la Svizzera lavora con l’AESA e dovrà anche diventarne parte nel senso che avrà lo stesso diritto di dire la sua» conferma Kohler. La Svizzera è già oggi completamente integrata.

«Di fatto già oggi siamo rappresentati in tutti i gruppi di lavoro e lavoriamo attivamente». Unica nota dolente: «Una partecipazione a pieno titolo non è possibile, perché non siamo nell’UE».

swissinfo, Christian Raaflaub
(Traduzione: Anna Luisa Ferro Mäder)

Varie autorità sono competenti per la sicurezza dei voli.

In prima linea ogni paese è responsabile per la sicurezza delle sue compagnie aeree. In Svizzera il compito viene assolto dall’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC).

L’UFAC effettua su aerei stranieri anche i cosiddetti controlli SAFA su mandato della Conferenza europea dell’aviazione civile (CEAC) con sede a Parigi.

Per l’armonizzazione delle norme di sicurezza in Europa è competente dal 2004 l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) con sede a Colonia.

È la corrispondente europea dell’autorità americana FAA (Federal Aviation Agency).

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