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Alluminio: fallita la fusione a tre fra Algroup, Pechiney e Alcan

La mega-fusione a tre nel settore dell'alluminio tra i gruppi svizzero Algroup, quello francese Pechiney ed il canadese Alcan non si realizzerà. Proseguirà invece il progetto di fusione tra la multinazionale svizzera e quella canadese.

Se fosse andata in porto, la mega-fusione a tre avrebbe creato il numero due mondiale dell’alluminio dietro il consorzio che dovrebbe essere formato dal matrimonio in corso realizzazione tra i gruppi statunitensi Reynolds e Alcoa. A mandare a monte il tutto il mancato accordo tra la francese Pechiney e la canadese Alcan , di cui si erano avute notizie già nei giorni scorsi. La decisione di abbandonare il progetto di mega-fusione a tre è stata motivata dalle società svizzera e canadese con le condizioni troppo strette poste dalla Commissione europea, condizioni che avrebbero seriamente indebolito il comparto dei prodotti laminati in Europa e le conseguenti capacità della nuova impresa di rifornire i clienti. Secondo presidente della direzione della francese Pechiney Jean-Pierre Rodier il motivo del fallimento della fusione a tre va invece ricercato nel rifiuto di Alcan di vendere la sua quota del 50 per cento nel laminatoio tedesco Norf.

Secondo il progetto iniziale la canadese Alcan sarebbe diventata l’azionista di maggioranza relativa dal momento che avrebbe dovuto entrare in possesso del 44 per cento del capitale del nuovo gruppo, mentre alla francese Pechiney sarebbe spettato il 29 per cento ed alla svizzera Algroup il 27 per cento del capitale del nuovo mega-gruppo.

Dal fallimento delle trattative rimane esclusa l’alleanza tra la svizzera Algroup e la canadese Alcan che continua invece come previsto in vista di realizzare una fusione in comune. Il matrimonio elvetico-canadese deve comunque ancora ottenere le ultime approvazioni delle autorità competenti e degli azionisti di Algroup. Bruxelles ha però già dato via libera all’operazione lo scorso 14 marzo, mentre il nulla osta del ministero della giustizia negli Stati Uniti dovrebbe giungere prossimamente, secondo quanto reso noto stamani da Algroup.

L’operazione sarà realizzata con un ‘OPA, ossia un’offerta pubblica di acquisto lanciata agli azionisti della società svizzera da parte della Alcan. Per essere valida, l’offerta dovrà raccogliere l’adesione di almeno il 67 per cento delle azioni Algroup.

L’annuncio del fallimento della mega-fusione tra Algruop, Pechiney e Alcan ha avuto immediate ripercussioni sui mercati azionari. Alla borsa di Zurigo, le azioni Algroup, dopo una leggera flessione nelle prime contrattazioni, sono risalite guadagnando 33 franchi a metà mattinata. Andamento contrario invece alla borsa di Parigi per le azioni Pechiney, che hanno perso in mattinata il 5,88 per cento del loro valore.

swissinfo e agenzie

Nella foto d’archivio: rotoli di alluminio nella fabbrica Algroup di Chippis in Vallese.

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