Aumenta in Svizzera il consumo di radio e TV
Pur non raggiungendo ancora i livelli europei, nel 1999 l'aumento pro capite è stato ancora più marcato rispetto all'anno precedente ed ha interessato tutte e tre le regioni linguistiche del paese.
I telespettatori più assidui sono stati di nuovo quelli della Svizzera italiana (170 minuti al giorno in media), seguiti dai romandi (154) e dagli svizzerotedeschi (137). Questi ultimi preferiscono ascoltare la radio alla quale prestano orecchio giornalmente per ben 200 minuti, contro i 158 degli svizzeri-italiani e i 140 in Romandia.
Questi i dati principali pubblicati dal Servizio di ricerca della SRG SSR, dati che hanno confermato nuovamente la leadership dell’azienda radiotelevisiva pubblica sul mercato nazionale. Con i dati d’ascolto è stato inoltre presentato uno studio sul contributo di radio e tv alla coesione socioculturale della Svizzera dal quale emerge l’importante ruolo assegnato ai media dalla popolazione nel veicolare l’informazione sulle diverse regioni lingusitiche. Solo le esperienze vissute in prima persona, grazie a scambi scolastici o a periodi di vacanza, risulterebbero infatti più utili per conoscere la realtà del proprio paese.
L’impressione generale tra la popolazione è tuttavia di saperne ancora troppo poco sulla variegata realtà elvetica. Una lacuna che forse spiega perché le immagini e le idee che le regioni hanno le une delle altre siano rimaste praticamente immutate nel tempo e, benché giudicate in maniera positiva, siano contrassegnate spesso da stereotipi e luoghi comuni. Tra le regioni prevalgono comunque rapporti di buon vicinato. Il maggior conflitto potenziale non è infatti di natura geografica-linguistica, bensì intergenerazionale. Un netto conflitto d’opinioni viene a galla nel giudizio sull’adesione all’UE, che secondo i più giovani avrebbe un impatto favorevole sull’integrazione nazionale.
Tra qualche settimana verranno presentati i risultati della terza inchiesta che mette in relazione il consumo televisivo con quello della radio e della stampa. Nel 1999, per la prima volta, anche l’utilizzo di Internet è stato integrato nello studio. E considerato il ritmo vertiginoso al quale questo strumento si sta espandendo nei più diversi settori dell’economia e della società è lecito aspettarsi qualche sorpresa sul consumo dei media in Svizzera.
Luca Hoderas
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