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Belgio: governo e sindacati contro Swissair

Il governo belga e Sabena minacciano guerra a Swissair Keystone

La volontà di Swissair di separarsi dalla compagnia aerea Sabena continua a suscitare forti reazioni in Belgio. Il governo ha intentato un'azione giudiziaria contro Swissair Group, mentre da martedì un gruppo di sindacalisti blocca un Airbus della Swissair nell'aeroporto di Bruxelles. I voli Swissair sono stati spostati a Maastricht.

Le difficoltà per Swissair sulla linea Zurigo- Bruxelles sono proseguite anche mercoledì a causa dell’azione di un centinaio di sindacalisti all’aeroporto di Bruxelles che protestano contro le proposte di disimpegno della compagnia elvetica nei confronti di quella belga Sabena. I voli del mattino di Swissair sono assicurati a partire da Maastricht (Olanda).

Una trentina di sindacalisti hanno bloccato, martedì sera verso le 19, un Airbus A321 della Swissair all’aeroporto di Zaventem. L’azione, definita «simbolica» e che dovrebbe durara 24 ore, ha comportato l’annullamento dei voli a destinazione di Zurigo.

Intanto il governo belga, che detiene il 50,5 percento di Sabena, ha deciso martedì di promuovere un’azione giudiziaria contro Swissair Group, che ne detiene il 49,5 percento. Lo Stato belga chiede che la giustizia condanni Swissair Group a prestare alla Sabena 529 milioni di euro (804 milioni di franchi) o a versare risarcimenti per 354 milioni di euro (538 milioni di franchi) se Swissair rifiuterà. Lo ha dichiarato Rik Daems, ministro belga delle Partecipazioni statali.

La decisione di passare alle minacce è stata presa dopo aver esaminato la proposta svizzera su Sabena, giudicata inaccettabile, ha indicato una fonte vicina al governo. I sindacati sperano ancora in una soluzione. Sabena ha deciso subito di unirsi all’azione giudiziaria per salvaguardare i diritti della società: lo ha annunciato Fred Chaffart, presidente del consiglio di amministrazione della compagnia belga.

Martedì sera Swissair ha reagito fermamente alle minacce: per Rainer Meier, portavoce del gruppo, questi procedimenti sono solo manovre diversive, che mirano a camuffare il fatto che lo Stato belga non voglia più finanziare la compagnia assieme a Swissair. “Per il momento non siamo perseguibili”, ha detto Meier all’ats.

Gli accordi bilaterali non sono ancora stati ratificati: ciò non permette ad ogni modo a Swissair di portare la sua partecipazione in Sabena dal 49,5 percento attuale all’85 percento previsto, ha aggiunto Meier.

Meier ha respinto pure le accuse di cattiva gestione. Con il suo 50,5 percento di azioni lo Stato belga è sempre maggioritario nel consiglio di amministrazione ed è quindi esso pure responsabile della situazione attuale.

Il governo belga si era riunito martedì mattina per esaminare la nuova offerta di Swissair Group, presentata lunedì sera. La proposta è stata respinta. Mario Corti, presidente del consiglio di amministrazione della compagnia svizzera, ha detto che “Swissair non è disposta a finanziare indefinitamente le compagnie aeree deficitarie. Se la nostra proposta non è accettata, l’avvenire di Sabena sembra sempre più compromesso”.

Lunedì sera il gruppo aereo elvetico aveva sottoposto una nuova offerta alla controparte. Essa prevede che Swissair Group e lo Stato belga iniettino assieme in parti uguali 275 milioni di euro (418 milioni di franchi) nella Sabena. Inoltre Swissair Group s’è detto disposto a concedere un prestito di 30 milioni di euro (46 milioni di franchi) alla compagnia belga.

In cambio Swissair Group chiedeva la revisione dell’accordo in vigore e cioè di non dover aumentare la partecipazione in Sabena all’85 percento e di non avere altri obblighi finanziari. Né lo Stato belga né il gruppo elvetico hanno interesse a battersi in tribunale per determinare la somma dovuta a Sabena, indicano alcuni specialisti interpellati dall’ats.

Una questione che poteva essere risolta facilmente ha registrato una svolta drammatica che rischia di durare parecchio tempo, ha dichiarato Jean-Pierre Duboin, analista della Banca Edouard Constant. Per ora tuttavia lo Stato belga, che controlla il 50,5 percento della Sabena, contro il 49,5 percento di Swissair Group, è ancora allo stadio dell’annuncio e della minaccia, ha aggiunto lo specialista.

Per Yann Couchennec, della rivista francese Air & Cosmos, i belgi fanno “un grave errore domandando troppo a Swissair, che non ha i mezzi per pagare”. Sabena non può sopravvivere da sola, deve ricomporre la vertenza con il gruppo svizzero, poiché non ci sono alternative, nessuno è interessato a tale compagnia, secondo lo specialista.

Inversamente, Swissair non può rinunciare a una piattaforma europea, ha proseguito l’esperto, ricordando le capacità limitate dello scalo di Kloten e le nuove norme anti-rumore imposte dalla Germania, che pregiudicheranno il vettore elvetico.

Quanto alle pressioni del governo belga, il portavoce dell’Ufficio dell’integrazione José Bessard ha detto che la procedura di ratifica in Belgio segue il suo corso, anche se Bruxelles ha deciso di intentare causa contro la Swissair.

I sindacati del personale di Sabena sperano ancora in una soluzione per la compagnia aerea belga. Freddy Tack, del sindacato socialista FGTB, ha ricordato che la posta in gioco è il destino della compagnia di bandiera e del posto di lavoro di circa 12mila persone. Nel frattempo le organizzazioni dei dipendenti intendono esercitare “una pressione massima” per influenzare le discussioni nell’interesse del personale.


swissinfo e agenzie

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