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Continua a calare la disoccupazione in Svizzera

Diminuisce il numero di chi va timbrare, ma anche quello degli impiegati degli uffici di collocamento Keystone

Anche in giugno, la percentuale dei senza lavoro è rimasta sotto il limite del 2 percento, attestandosi sull'1,8 percento. Questo andamento positivo si ripercuote ora sugli uffici di collocamento, costretti a ridurre il personale.

Secondo il Segretariato di stato dell’economia (SECO), alla fine del mese scorso 65’962 disoccupati erano iscritti presso gli uffici regionali di collocamento, ossia 3 826 in meno che in maggio. Le persone alla ricerca di un impiego registrate erano 119’828, che corrispondono a 5’455 in meno del mese precedente.

La tendenza è stata registrata in tutti i cantoni, con un accento più marcato nel Vallese, che si situa ora nella media nazionale, mentre Ginevra rimane il cantone con il più alto tasso di disoccupazione: 4,3 percento. Anche il Ticino, nonostante un calo dello 0,1 percento, permane sopra la media svizzera, con il 2,6 percento di senza lavoro.

La tendenza al calo, secondo il direttore del SECO, Jean-Luc Nordmann, dovrebbe rallentare nei prossimi mesi, mentre in novembre e dicembre, i fattori stagionali dovrebbero addirittura far aumentare leggermente il tasso di disoccupazione. Secondo Nordmann, la media annuale del 2000 sarà di poco superiore ai 70 mila disoccupati.

Questa rallegrante situazione sul mercato del lavoro ha però delle ripercussioni negative sui centri di collocamento regionali, che dovranno ridurre ulteriormente i loro effettivi, dopo i tagli di oltre 500 posti già effettuati dall’inizio dello scorso anno.

Nel febbraio del 1997, allorché la disoccupazione era ai massimi storici con un tasso di 5,7 percento, fu creata una rete di uffici di collocamento, con quasi 2’700 impiegati. Ma con la ripresa economica e il calo della disoccupazione, si è dovuto provvedere alla riduzione proporzionale del personale di questi uffici.

swissinfo e agenzie




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