Economia zurighese duramente provata

Il dissesto di Swissair e gli attentati negli Stati Uniti dell'11 settembre mettono in difficoltà la città faro dell'economia svizzera.
La piazza economica è duramente provata, ma riuscirà a risollevarsi, hanno sottolineato i partecipanti ad un dibattito organizzato giovedì sera nella città sulla Limmat. Per Ruedi Jeker, direttore dell’economia pubblica del cantone, il mantenimento di un «hub» competitivo a Kloten ha un impatto di diversi miliardi di franchi sull’economia della regione e «i 300 milioni che il cantone vuole investire nella nuova aviolinea sono un buon investimento».
Dopo anni di vacche grasse, il turismo ed i negozi zurighesi attraversano un periodo difficile, ha deplorato il presidente di Zurigo Turismo, Franz Türler. Dopo l’11 settembre, nei negozi dell’aeroporto le vendite sono diminute del 50-60% e in città del 30-40%. I pernottamenti negli alberghi sono scesi del 20%.
Prima del blocco a terra della flotta Swissair, il 2 e 3 ottobre, erano in media 18’000 i passeggeri in transito a Kloten ogni giorno, Oggi la media non supera i 4000 viaggiatori, ha aggiunto Jeker, secondo il quale Zurigo dovrà battersi per conservare il suo status, a fronte di una concorrenza internazionale sempre più forte.
Per Daniel Vischer, del Sindacato svizzero dei servizi pubblici, è illusorio credere che il mantenimento di una piattaforma aerea internazionale dipenda unicamente da Zurigo. Una parte delle decisioni sarà presa altrove, soprattutto se la nuova compagnia deciderà di trovarsi un alleato.
Se il motore zurighese perde colpi, sarà l’intera economia svizzera a risentirne, ha fatto capire Barbara Rigassi-Schneeberger, del Segretariato di Stato per l’economia (Seco). Anche le regioni periferiche hanno un interesse a che il centro economico del paese ritrovi rapidamente vigore, non foss’altro che per il turismo.
swissinfo e agenzie

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