Gruppo Swatch a gonfie vele
Il Gruppo Swatch ha registrato nel 99 un aumento dell'utile netto del 23,5 percento a 441 milioni di franchi. Per questa ragione il consiglio di amministrazione propone di aumentare il dividendo al 24 percento, contro il 21 percento dell'anno scorso.
Anche il primo trimestre del nuovo anno si annuncia positivo per la società orologiera e della microtecnica, che prevede una progressione del fatturato di oltre il 20 percento. Tale tasso potrebbe risultare più debole in seguito, dato che nel secondo semestre del 1999 il gruppo aveva registrato una forte progressione degli affari.
Nel 1999 – indica il gruppo in un comunicato diffuso giovedì – il giro d’affari è ammontato a 3,626 miliardi di franchi ( 11 percento). Il risultato operativo ha registrato un incremento del 15,6 percento a 511 milioni di franchi.L’essenziale dei risultati deriva dalle vendite di orologi finiti: il loro contributo alla formazione dell’utile operativo si è fissato a 435 milioni di franchi, contro 301 milioni nel 1998. Il settore dei movimenti e dei componenti ha invece subito le conseguenze dalla concorrenza a bassi prezzi dei prodotti di Hong Kong. Il risultato operativo è diminuito del 79 percento a 7 milioni di franchi.
Il comparto movimenti e componenti ha anche risentito della riorganizzazione della gestione degli stock da parte delle società del gruppo. Verso fine anno tuttavia l’impresa è riuscita a rilanciare il settore, grazie a ristrutturazioni e miglioramenti dei processi di fabbricazione.
Anche la microelettronica ha registrato un deterioramento dei risultati. L’utile operativo è diminuito del 16,7 percento scendendo a 100 milioni di franchi. Il dato del 1998 – osserva Swatch Group – comprendeva tuttavia proventi straordinari di 55 milioni di franchi derivanti dalla vendita della quota nella jont venture Micro Compact Car (Smart).
I servizi generali hanno terminato l’esercizio in rosso, con una perdita operativa di 31 milioni di franchi (-13 milioni nel 1998). La divisione ha destinato più di 105 milioni alla ricerca e allo sviluppo.
swissinfo e agenzie
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