Ha retto bene la Swatch nel 2001
Nonostante la congiuntura sfavorevole, il gruppo di Bienne ha contenuto il calo del fatturato sotto il 2 percento.
Il gruppo Swatch ha realizzato nel 2001 un fatturato di 4,181 miliardi di franchi, in calo dell’1,9 per cento rispetto all’esercizio precedente. In valute locali risulta invece un incremento dello 0,7 per cento. Per quanto riguarda l’utile netto, il gruppo si aspetta un calo leggermente superiore al 10 per cento rispetto al record del 2000 (651 milioni di franchi).
Difficile situazione economica mondiale
Il risultato operativo (714 milioni nel 2000) dovrebbe invece scendere nettamente meno del 10 per cento. In una comunicato diramato mercoledì, il gruppo considera «notevoli» queste cifre, visto che il periodo in rassegna è stato caratterizzato da condizioni quadro politiche ed economiche difficili, mentre il 2000 era stato un anno con risultati eccezionali in tutti i settori: il fatturato era progredito del 17,6 per cento, l’utile netto aveva segnato un balzo del 50 per cento.
Fatto sta che le vendite degli ultimi quattro mesi, il periodo tradizionalmente più importante dell’anno per il gruppo orologiero, «non sono state in linea con le attese». In particolare il gruppo biennese ha subito le conseguenze della degradazione del clima economico negli Stati Uniti, a causa della recessione e degli attentati dell’11 settembre. L’insieme dell’orologeria svizzera ha così registrato una contrazione del 14,1 per cento dell’export verso gli USA nel 2001.
Buona performance delle marche di lusso
Per quanto riguarda gli orologi finiti, comparto che genera i tre quarti del giro d’affari di Swatch Group, è stata registrata una flessione del 2,8 per cento per il fatturato, sceso a 3,033 miliardi di franchi. In valute locali risulta un +0,7 per cento. Il gruppo sottolinea le buone performance realizzate dal segmento degli orologi di lusso (Breguet in particolare).
Swatch Group ha fornito alcuni dati sulle tendenze di alcune singole marche. L’Omega ha ottenuto una crescita in Europa, «compensata» però dal calo statunitense. Longines ha realizzato una «solida» progressione delle vendite, mentre Rado ha subito una lieve flessione. D’altro canto Tissot si è «sviluppata fortemente».
Il settore sistemi elettronici ha annunciato ricavi in contrazione del 9,8 per cento, a 422 milioni di franchi, a causa del crollo della domanda di telefonini nella seconda metà del 2001.
swissinfo e agenzie
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