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Hans Lutz aveva già compiuto un errore di navigazione

I rottami dell'aereo precipitato lo scorso 24 novembre a Bassersdorf Keystone Archive

Il pilota del Jumbolino della Crossair, precipitato tre settimane fa nei pressi dell'aeroporto di Kloten, due anni e mezzo fa si era sbagliato di aeroporto.

Allora, Hans Lutz aveva commesso un errore di navigazione: invece di dirigersi verso Sion, aveva sbagliato rotta ed era finito sopra Aosta. Ma in nessun momento i passeggeri e i piloti era stato in pericolo.

La compagnia Crossair ha annunciato venerdì di aver portato a termine un’inchiesta interna relativa a quella vicenda, che risale al 21 marzo del 1999 ed è emersa solo di recente grazie a rivelazioni della TV svizzero-tedesca.

Ai comandi del velivolo vi era Hans Lutz, lo stesso pilota che il 24 novembre scorso è andato a schiantarsi con il suo Jumbolino presso Bassersdorf mentre era in fase di avvicinamento all’aeroporto di Zurigo-Kloten.

Nel marzo del 1999, Hans Lutz aveva preso in consegna un Saab 340 per un volo «charter» sopra le Alpi: i passeggeri a bordo erano in gran parte conoscenti del pilota e del copilota. Si trattava di un volo a vista nel cosiddetto spazio aereo libero e il pilota non aveva l’obbligo di stabilire contatti radio. Il volo non era né sorvegliato, né guidato da terra.

L’inchiesta interna ha rivelato che Hans Lutz, dopo un giro panoramico sopra le Alpi Vallesane e sopra il Monte Bianco, si è diretto non verso la Valle del Rodano, ma verso la valle d’Aosta. Giunto sopra l’aeroporto di questa località italiana, si è accorto dell’errore e ha corretto la rotta. Dall’inchiesta, afferma Crossair, è risultato che in nessun momento è stata messa in pericolo la sicurezza dei passeggeri e in nessun caso sono state commesse infrazioni alle regole aviatorie.

L’equipaggio, contrariamente al regolamento, non ha però segnalato il caso alla direzione di Crossair. Il copilota di quel volo ha ora ricevuto un avvertimento disciplinare. Hans Lutz, il principale responsabile, figura tra le vittime dell’incidente di Bassersdorf.



swissinfo e agenzie

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