Il 2000 in media con gli Anni Novanta per le catastrofi naturali

Nonostante le gravi inondazioni in Asia, il 2000 non passerà alla storia come un anno nero sul fronte delle catastrofi. In tutto il mondo sono morte 17.000 persone, mentre i danni sono valutati a 38 miliardi di dollari (più di 60 miliardi di franchi).
Questo dato si riferisce solo ai «grandi sinistri» e non tiene conto dei loro effetti economici indiretti, rileva oggi l’istituto svizzero di riassicurazione Swiss Re nel fornire i dati provvisori del suo annuale studio «Sigma», la cui versione definitiva sarà pubblicata in marzo.
I dati del 2000 corrispondono alla media pluriennale degli Anni Novanta e fotografano una realtà nettamente meno grave di quella registrata nel 1999 quando i morti sono stati 105.000, mentre i danni hanno sfiorato i 100 miliardi di dollari.
Circa la metà delle 17.000 vittime del 2000 sono morte per catastrofi naturali, soprattutto nelle inondazioni di fine estate in Asia. L’altra metà, quasi 9.000, è perita in incidenti provocati direttamente dall’uomo, un dato in aumento a causa dell’accresciuta mobilità, rileva Swiss Re.
Le compagnie assicurative mondiali si sono accollate danni per 11 miliardi di dollari, contro i 31 del 1999, il secondo anno più «caro» in assoluto per le società, con sette tornadi e terremoti. Il netto calo si spiega con il fatto che sull’arco dell’anno si è verificata una sola catastrofe con danni superiori al miliardo, l’inondazione nel Tokai in Giappone.
Nonostante la diminuzione dell’anno scorso, Swiss Re prevede che continuerà la tendenza alla progressione del numero di gravi catastrofi naturali. Uno dei fattori di rischio è ad esempio l’aumento della popolazione nelle zone pericolose.
Per le catastrofi provocate dall’uomo le assicurazioni hanno pagato 3,5 miliardi di dollari: 1,4 per esplosioni e grandi incendi, 1,3 per incidenti aerei e nell’astronautica.
Gli incidenti più gravi si sono verificati in Kuwait (esplosione di una raffineria di petrolio, danni per 400 milioni di dollari) e in un’industria chimica americana (300 milioni).
swissinfo e agenzie

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.