La Banca nazionale svizzera non modifica la propria politica
Il giro di vite annunciato giovedì dalla Banca centrale europea (BCE) non modifica la politica della Banca nazionale svizzera (BNS) che mantiene la fascia di oscillazione del Libor a tre mesi compresa tra l'1,75 per cento ed il 2,75 per cento.
Il Libor (London Interbank Offered Rate) si muove già nella zona superiore della banda di oscillazione e supera il livello raggiunto a inizio febbraio, in occasione dell’ultimo ritocco verso l’alto da parte della BNS. Questo quanto rilevato giopvedì da Werner Abegg, portavoce della banca centrale elvetica. Giovedì il Libor era al 2,55 per cento.
“Anche se non modifichiamo la fascia di oscillazione, il nostro comportamento è simile a quello della Bce”, ha aggiunto Abegg. Il 3 febbraio la BNS aveva aumentato di mezzo punto il corridoio portandolo all’1.75-2,75 per cento, allineandosi a un rialzo dei tassi direttori, però di un quarto di punto, deciso allora dalla Bce. Giovedì l’istituto europeo ha ritoccato verso l’alto di un quarto di punto i propri tassi. Il pronti contro termine è passato al 3,5 per cento.
La BNS informerà il 23 marzo circa la sua analisi trimestrale della propria politica monetaria. Il Libor, che da inizio anno è il principale tasso di riferimento della BNS, è fissato quotidianamente nei giorni lavorativi alle ore 11.00 (ora di Londra) da parte della «British Banker’s Association» e rappresenta il tasso di interesse interbancario.
swissinfo e agenzie
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