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La fusione tra Algroup e Alcan è conclusa

Martin Ebner, che detiene il 10 per cento delle nuove azioni Alcan, siederà nel consiglio d'amministrazione del gruppo Keystone

Lo scambio azionario tra la canadese Alcan e la svizzera Algroup è terminato martedì. Lo indicano le due imprese in una nota. Dalla fusione nasce il secondo gruppo mondiale nella produzione di alluminio e nell'imballaggio.

Gli ex-azionisti dell’Algroup detengono circa il 34 per cento della nuova Alcan. Il maggiore azionista è il banchiere svittese Martin Ebner, che con il suo gruppo BZ possiede circa il 10 per cento delle azioni.

Con un giro d’affari di 12,4 miliardi di dollari (21,9 miliardi di franchi), la nuova Alcan nata dalla fusione si situa al secondo posto a livello mondiale nel settore dell’alluminio, dopo l’americana Alcoa-Reynolds. Occuperà 53’000 persone ripartite in 37 paesi. La vecchia Alcan aveva circa 30’000 impiegati, l’Algroup 23’000.

In futuro l’azienda sarà dominante nella produzione di alluminio, nelle forniture all’industria automobilistica, dei trasporti, alimentare e farmaceutica. Alla testa della nuova azienda ci sarà l’attuale presidente e direttore di Alcan, Jacques Bougie. Nel consiglio di amministrazione siederanno Martin ebner, il direttore di Algroup Sergio Marchionne, l’ex-direttore dell’Alusuisse Vallese, Willi Kerth, e il membro della direzione Nestlé Rupert Gasser.

Originariamente le due aziende prevedevano una fusione a tre con la francese Pechiney. La forte opposizione delle autorità dell’Unione europea che vegliano sulla concorrenza avevano però fatto fallire il progetto lo scorso mese di aprile.

swissinfo e agenzie

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