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La prestigiosa famiglia Sandoz in mostra nelle montagne neocastellane

Non tutte le famiglie possono permettersi di entrare nella storia. La famiglia Sandoz -di cui oggi si conosce soprattutto il ramo basilese legato all'industria chimica e farmeceutica- può permettersi addirittura il lusso dell'autocelebra

Il nome dei Sandoz ha una storia che nasce nel medioevo a Le Locle (Canton Neuchâtel), dove è attestato un certo Lambert, fin dal 1297. Oggi, quando si dice Sandoz tutti pensano a Basilea, dove si è insediato il ramo dei Landolt-Sandoz, azionista del gruppo Novartis e in possesso di una delle maggiori fortune del paese, con partecipazioni nell’ambito delle telecomunicazioni o nel ramo alberghiero (di lusso naturalmente).

La famiglia ha avuto un’espansione di tutto rispetto, con ramificazioni in Francia e negli Stati Uniti, e soprattutto con un elevato numero di “creatori”, non solo orologeri, ma anche artisti.

Se vogliamo accontentarci del ramo basilese, dobbiamo pur ricordare che Nicole Landolt-Sandoz, è figlia di un notevolissimo scultore, Edouard-Marcel Sandoz, e nipote dello scrittore surreale Maurice Sandoz, i cui libri furono illustrati da Salvador Dalì. Ma tra cantanti e attori (l’Arlevin dell’ultima Fête des Vignerons), star del piccolo schermo (Gérard Sandoz), scrittori contemporanei (Thomas e Michel Sandoz), scultori, pittori e mecenati, il quadro complessivo delle attività che si raggruppano sotto questo solo cognome, è sbalorditivo.

Con tanta ricchezza ideale e i mezzi oggettivi per promuoverla, il produttore cinematografico Jeacque Sandoz, con “piglio hollywoodiano”, come ha scherzosamente osservato il direttore del Museo storico di Neuchâtel Jean-Pierre Jelmini, ha potuto dunque creare l’avvenimento: una mostra al Château de Valangin (aperta fino al 9 novembre) e un libro sontuoso delle sue mille illustrazioni su carta brillante, ma non privo del rigore storico assicurato dalla direzione scientifica dello stesso Jelmini. Certo un lieve sospetto di megalomania può pungere il lettore, tenendo tra le mani il ponderoso volume. Ma come recita il motto dell’ordine della Giarrettiera: “Honni soit qui mal y pense!”.

Pierre Lepori

LES SANDOZ: Du Moyen Age au trosième millénaire. Une famille des Montagnes neuchâteloises à la conquête du monde.
Una mostra al Château de Valangin (NE) dal 10 giugno al 19 novembre 2000
Un libro presso l’editore Gilles Attinger (464 pagine, 160 Franchi)

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