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Maltempo: situazione sempre critica

Migliaia di persone, come a Sarnen, sono all'opera per tentare di lottare l'innalzamento delle acque RTS

L'emergenza maltempo è proseguita durante la notte nella Svizzera centrale: centinaia di persone sono evacuate in seguito alle inondazioni.

Mentre l’intensità delle piogge si è ridotta, il livello delle acque di diversi fiumi e laghi ha continuato ad aumentare nelle ultime ore.

Case allagate, centinaia di persone evacuate, frane, strade e linee ferroviarie interrotte: in molte regioni della Svizzera lunedì il paesaggio ricordava quello di una zona appena colpita da un monsone.

Le piogge, abbattutesi quasi senza interruzione a partire da sabato soprattutto sulla Svizzera centrale, hanno causato enormi danni e provocato la paralisi del traffico.

Schmid sorvola la zona

Per rendersi conto di persona del disastro, lunedì il presidente della Confederazione Samuel Schmid ha sorvolato le zone più colpite della Svizzera centrale in compagnia di un membro dello Stato maggiore dell’esercito.

Diversi cantoni hanno già chiesto aiuto all’esercito e alcuni soldati sono già impegnati nel canton Nidvaldo.

Samuel Schmid ha espresso le condoglianze a nome del Governo alle famiglie dei due pompieri rimasti uccisi nella notte tra domenica e lunedì a Schwändi, nel canton Lucerna, sepolti da una colata di fango mentre stavano tentando di innalzare un muro per proteggere una casa.

Il presidente della Confederazione ha pure promesso il sostegno della Confederazione alle regioni colpite.

Centinaia di persone evacuate

Le frane hanno tagliato fuori dal resto del paese la regione dell’Entlebuch, nel canton Lucerna.

Complessivamente, nel cantone hanno dovuto essere evacuate circa 1’500 persone, 450 delle quali a Littau, dove un ponte è stato distrutto dalle acque.

Diverse località sono rimaste senza elettricità e senza telefono. Ad Emmen e a Rothenburg, le autorità hanno chiesto alla popolazione di far bollire l’acqua del rubinetto prima di consumarla.

Nella località obvaldese di Engelberg, dove la massa d’acqua trasportata dall’omonimo torrente non cessa di aumentare, le autorità si preparano ad una evacuazione generale.

Molti abitanti hanno pure dovuto lasciare le loro case nei cantoni di Zugo, Svitto, Nidvaldo e Argovia. A Berna, l’Aar è uscita dagli argini, superando il livello del 1999 ed inondando in parte il quartiere di Matte.

Traffico ferroviario in tilt

Sugli assi del San Gottardo e del Lötschberg il traffico ferroviario è bloccato. Nel primo pomeriggio di lunedì, una colata di fango è stata all’origine di una collisione tra due convogli tra Berna e Briga. L’incidente non ha causato feriti.

Perturbazioni sono segnalate anche su diverse altre importanti linee. Le Ferrovie federali svizzere hanno messo in esercizio servizi di bus sostitutivi.

Sull’asse est-ovest tra Ginevra, Losanna e San Gallo, per contro, i treni circolano normalmente.

Autostrada del San Gottardo bloccata

Fortemente perturbato anche il traffico stradale, in particolare sulle tratte che conducono a Lucerna e Zugo.

Lunedì sera, a causa del superamento del livello d’allerta della Reuss, l’autostrada A2 è stata bloccata al traffico tra Erstfeld e Flüelen, nel canton Uri.

L’acqua in eccesso del fiume – hanno spiegato le autorità – viene deviata verso il lago attraverso l’autostrada.

Secondo il servizio d’informazioni stradali viasuisse, almeno una cinquantina di strade sono state almeno temporaneamente chiuse.

A causa della pista allagata l’aeroporto di Berna-Belp rimarrà inagibile per alcuni giorni.

Sospesa pure la navigazione sul Reno, a Basilea, dopo che il livello dell’acqua ha superato di 30 centimetri la soglia d’allarme.

Promesse di aiuti

La Catena della solidarietà e l’Aiuto svizzero ai montanari hanno immediatamente lanciato una colletta nazionale in favore delle vittime del maltempo. La Caritas Svizzera e la Croce Rossa hanno da parte loro annunciato il versamento di 100’000 franchi.

Stando a una prima valutazione, nei soli cantoni di Lucerna e Berna, i danni dovrebbero raggiungere gli 80 milioni di franchi. Complessivamente la fattura dovrebbe superare i 100 milioni.

swissinfo e agenzie

2 persone sono morte e alcune migliaia sono state evacuate in seguito alle piogge diluviane che si sono abbattute dal fine settimana nelle regioni centrali della Svizzera.
I danni dovrebbero raggiungere i 100 milioni di franchi.
Dal 1970 fino ad oggi, le catastrofi naturali hanno già provocato la morte di circa 100 persone in Svizzera.
I danni provocati negli ultimi 30 anni da inondazioni, smottamenti e valanghe sono stimati ad oltre 9 miliardi di franchi.

La Catena della solidarietà ha lanciato una raccolta di fondi in favore delle vittime del maltempo di questi giorni.

Il numero del conto sul quale si possono effettuare le donazioni è il seguente: 10-15000-6.

Anche l’Aiuto svizzero ai montanari ha annunciato l’apertura di un conto postale: 80-32443-2.

La Croce rossa e Caritas svizzera hanno già annunciato aiuti per 100’000 franchi destinati alle vittime delle inondazioni.

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