OMC: l’agricoltura non è solo commercio

I 140 paesi membri dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) si sono messi d'accordo su un programma di lavoro per il proseguimento dei negoziati sull'agricoltura. Per la delegazione svizzera, i progressi realizzati in vista del riconoscimento del ruolo non puramente commerciale dell'agricoltura sono motivo di soddisfazione.
L’ambasciatore svizzero Luzius Wasescha ha sottolineato che fra i dieci temi selezionati per la continuazione delle trattative tre riguardano aspetti non commerciali. Si tratta della sicurezza alimentare, della sicurezza sanitaria dei prodotti alimentari e dello sviluppo rurale.
«È un passo in avanti», ha detto alla stampa il capo della delegazione svizzera. Secondo Wasescha, tutti i paesi che fanno parte della OMC hanno raggiunto un’intesa relativa al riconoscimento dell’esistenza di preoccupazioni non commerciali nell’agricoltura, contrariamente a poco più di un anno fa.
Gli altri temi sono i contingenti tariffari, l’accesso ai mercati, i sussidi interni, i sussidi all’esportazione, i crediti all’esportazione, le imprese commerciali statali, le restrizioni all’esportazione.
«È un programma minimalista per i paesi esportatori di prodotti agricoli, massimalista per la Svizzera», ha rilevato l’ambasciatore. Il gruppo di Cairns, che riunisce i 18 maggiori paesi esportatori di prodotti agricoli, punta per un’accelerazione delle trattative.
C’è stata anche un’intesa sul calendario. Sono previste tre sessioni straordinarie in settembre, dicembre e marzo, nonché tre riunioni informali in maggio, luglio e febbraio. Nel marzo dell’anno prossimo si stilerà un bilancio dello stato dei lavori.
Interrogato sull’esito dei negoziati, l’ambasciatore ha detto che la Svizzera non crede che essi possano riuscire in un contesto ristretto. «Occorre trovare un equilibrio per rendere possibili concessioni reciproche nel quadro di un round più largo, riguardante anche le regole della OMC», ha osservato Wasescha. Anche se ciò richiederà tempi più lunghi. «Vogliamo muoverci, ma a certe condizioni», ha aggiunto il capo della delegazione elvetica.
swissinfo e agenzie

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