Prosegue la vertenza personale/direzione Adtranz
Il personale di Adtranz Svizzera è sul piede di guerra, anche dopo la firma dell'accordo di giovedì fra sindacati e direzione. Giudica infatti insoddisfacente la risposta del Gruppo e della direzione di Adtranz Svizzera alle proprie rivendicazioni.
«Misure di lotta sono ora nell’aria», ha dichiarato venerdì all’ats il portavoce del comitato d’organizzazione (CO) dei dipendenti di Adtranz Svizzera Markus Weingartner. Una decisione definitiva verrà adottata all’inizio della settimana prossima.
In un’assemblea il personale aveva formulato lo scorso 18 febbraio «un’offerta leale» per la creazione di una nuova società che salvi gli stabilimenti di Zurigo-Oerlikon e Pratteln (BL) dalla chiusura. I dipendenti non avevano chiesto soltanto «avanzi marginali». Fra l’altro il personale domandava a ADtranz di concedere alla «società di salvataggio» il diritto d’usufrutto e un capitale di base. I dipendenti esigevano garanzie affinché tutte le commesse correnti siano affidate alla società chiamata a rilevare le attività svizzere di ADtranz. Fra di esse figurano le ordinazioni delle FFS di nuovi Intercity ad assetto variabile, quelle delle città di Zurigo per i nuovi tram «Cobra» e altri ordini ancora per un fatturato complessivo che supera il mezzo miliardo di franchi.
Giovedì, la direzione, i sindacati e i rappresentanti del personale di Adtranz Svizzera hanno firmato un accordo che stabilisce alcune regole per i prossimi tempi. In particolare esso prevede il blocco dei licenziamenti per motivi economici fino al 30 giugno. In una dichiarazione d’intenti, Adtranz ha affermato che almeno i vagoni a due piani IC-2000 verranno montati in Svizzera. A condizione tuttavia che venga creata una società che rilevi le attività elvetiche di Adtranz.
Il CO non ha partecipato all’intesa. L’approva comunque nelle grandi linee. Sottolinea però che questo accordo non ha nulla a che vedere con le rivendicazioni dell’assemblea del personale.
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