Riportati in Svizzera per essere smaltiti diserbanti venduti all’Uganda
Per la prima volta diserbanti che erano stati esportati in un paese in via di sviluppo sono stati riportati al luogo d'origine in Svizzera per essere distrutti negli impianti di smaltimento di scorie speciali di Basilea.
Sono iniziate lunedì pomeriggio le operazioni d’incenerimento di 43 tonnellate di erbicidi per il cotone «rimpatriate» dall’Uganda. L’operazione potrebbe richiedere diversi giorni, ha indicato lunedì Klaus Wettstein, responsabile dell’azione di rimpatrio presso la Novartis. I diserbanti furono prodotti dalla Ciba, prima della fusione che portò alla nascita della Novartis, e venduti in Uganda. Soprattutto a causa dei conflitti politici nel paese africano, non vennero però mai utilizzati.
I vecchi erbicidi sono stati «raccolti» in Uganda, trasportati via mare fino a Marsiglia e poi fatti proseguire per via ferroviaria fino a Basilea, ha spiegato Wettstein. Per l’operazione di rimpatrio il gruppo Novartis ha speso circa 150mila franchi.
Un altro carico di 90 tonnellate di pesticidi proveniente dal Madagascar dovrebbe essere smaltito negli impianti basilesi fra circa un mese. L’incenerimento di questi pesticidi, prodotti da diversi fabbricanti, verrà pagato dalla Direzione per lo sviluppo e la cooperazione del Dipartimento federale degli esteri e dalla Società tedesca per la cooperazione tecnica.
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