Funerali Vianello: addio in migliaia, Berlusconi si commuove
(Keystone-ATS) MILANO – Silvio Berlusconi applaude commosso dal centro del sagrato mentre il feretro di Raimondo Vianello lentamente si allontana. La gente incoraggia la moglie Sandra Mondaini. Poi rivolge parole di saluto al premier italiano che si infila in auto senza fermarsi a parlare. “Peccato, pensavamo facesse un discorso come per Bongiorno”, dicono alcune signore assiepate dietro le transenne.
Nel giorno dell’addio a Raimondo Vianello, morto giovedì mattina, ad un mese dal suo ottantottesimo compleanno, sono arrivati in tanti a salutarlo nella chiesetta di Dio Padre a Milano Segrate. Autorizzati ad entrare però solo gli amici più intimi e i vecchi colleghi e le autorità politiche.
A fatica hanno nascosto le lacrime per fare forza alla moglie Sandra Mondaini, straziata oltre misura dalla perdita del marito e da una malattia che l’ha costretta su una sedia a rotelle. E a lei si è rivolto Pippo Baudo, durante la cerimonia: “Sandra, dì forte: ‘Raimondo’, ditelo tutti ‘Raimondo, Raimondo, viva Raimondo con allegria’”. Anche la gente all’esterno ha gridato “Raimondo, Raimondo”.
Accanto alle due corone floreali della Rai e della presidenza della Camera, poste all’ingresso della chiesa di Segrate sono sfilati per l’ultimo saluto a Raimondo volti noti della televisione italiana come Gerry Scotti, Alba Parietti, Rita Pavone, Marco Columbro, Giancarlo Magalli, il numero uno di Mediaset Fedele Confalonieri, il ministro della difesa italiano Ignazio La Russa, il sindaco di Milano Letizia Moratti, Daniela Santanché, Wladimir Luxuria.
Mentre all’esterno della chiesetta un migliaio di persone ha seguito la messa trasmessa in diretta in maxischermo. Curiosi, ammiratori, vicini di casa, giovani e anziani, interisti come lui che hanno issato lo striscione della Curva Nord “Ciao Raimondo”: persone comuni si sono accalcate per scattare foto con il cellulare al feretro e per gridare “Coraggio” all’arrivo della moglie Sandra.
“È come se fosse entrato adagio adagio nelle case di tutti – così lo ha ricordato nell’omelia monsignor Carlo Faccendini – perderlo è stato per tutti motivo di dispiacere e di amarezza. Perché è stato così amato? Perché ci ha fatto ridere per cinquant’anni e non è stato semplice farlo con generazioni diverse, occorre avere classe, essere professionisti seri di talento e di intelligenza”. “Il suo legame straordinario con Sandra – aveva ricordato poco prima Letizia Moratti – è stato un esempio di famiglia italiana”.
Molti suoi vecchi amici, alla fine della messa, hanno ricordato le lezioni di ironia di Vianello. “Raimondo non avrebbe accettato questa cerimonia – ha affermato Pippo Baudo – avrebbe fatto una delle sue gag anche oggi: ci direbbe ‘andate via tutti'”. “Ho trovato Sandra molto provata – ha poi aggiunto -. Con Raimondo le viene a mancare tutto, era il padre, il marito, l’amico, il confidente”.
Dopo le esequie la salma di Vianello è stata trasferita a Roma per la sepoltura nella tomba di famiglia al Verano.