The Swiss voice in the world since 1935
In primo piano
Democrazia diretta in Svizzera

I “bisses” del Vallese, un patrimonio nelle nostre tasche

parete rocciosa con canale sospeso
Il bisse d'Ayent, che figura sulla banconota da 100 franchi. Keystone / Anthony Anex

Alla scoperta degli storici canali d’irrigazione alpini raffigurati sugli attuali cento franchi svizzeri: fra gestione dell’acqua, tradizione e sfide climatiche.

Nel 2019 quando fu lanciata la serie attuale delle banconote svizzere, dedicata alla “Svizzera nei suoi molteplici aspetti”, si scoprì che il cento franchi avrebbe avuto per tema la tradizione umanitaria elvetica, con l’acqua come elemento principaleCollegamento esterno.

Si sarebbe potuto optare per laghi, fiumi o cascate, ma la Banca nazionale fece una scelta tanto azzeccata quanto simbolica e optò per raffigurare sulla banconota blu un bisse vallesano, nello specifico il Bisse d’AyentCollegamento esterno, costruito verso la metà del 1400.

Un bisse Collegamento esternoè un canale d’irrigazione che capta l’acqua ai piedi dei ghiacciai, per trasportarla lungo decine e decine di chilometri fino ai luoghi in cui è necessaria: prati e coltivazioni soprattutto. In Vallese Collegamento esternoci sono circa 300 bisses catalogati, di cui 200 in uso per un totale di un migliaio di chilometri di canali.

>>> L’episodio della trasmissione Il Giardino di Albert dedicato ai bisse:

Contenuto esterno

Gestione comune

Alcuni sono sospesi alle pareti rocciose – come quello della banconota – mentre altri sono scavati nella montagna o situati lungo i sentieri. I bisses sono emblematiciCollegamento esterno perché raccontano secoli di gestione e condivisione della preziosa risorsa idrica, una gestione che negli anni non ha mancato di sollevare anche qualche conflitto regionale.

Sebbene l’acqua sia ancora oggi considerata un bene comune, il suo utilizzo è una questione di sopravvivenza. Poiché i diritti sulla terra all’epoca erano regolati meno bene rispetto a oggi, lo scontro tra comunità vicine era spesso inevitabile. E questo ben prima dell’attuale crisi climatica che – a causa del ritiro dei ghiacciai – renderà la gestione dell’acqua ancora più importante.

Un sistema d’irrigazione diffuso altrove

Canali di irrigazione simili si possono osservare anche in altri luoghi del Pianeta: ad esempio sull’isola di Madeira – dove si chiamano “Levadas” – o in Oman, in Medio Oriente – dove sono chiamati AflajCollegamento esterno.

La particolarità dei bisses alpini è che si alimentano in gran parte dell’acqua di fusione dei ghiacciai. Ghiacciai che rischiano in gran parte di scomparire entro la fine del secolo. Ed è proprio questo il punto di partenza del documentario diffuso dal Giardino di AlbertCollegamento esterno.

vigneti
Dalle montagne fin giù a valle. Keystone / Jean-Christophe Bott

Una puntata che, in compagnia di Angelo Valsecchi – autore di numerose pubblicazioni dedicate all’acqua in Ticino -, ha anche permesso di illustrare alcuni dei canali di irrigazione presenti a Sud delle Alpi.

Attrazione turistica

La loro presenza e la loro riscoperta in varie zone alpine, tra cui anche il Ticino, sottolineano l’importanza di queste costruzioni. In Vallese i bisses sono ad esempio riscoperti non solo per l’irrigazione, ma anche come attrattore turistico, dal momento che molti di loro sono situati lungo sentieri escursionistici di grande richiamo.

Il 2025 è stato proclamato Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in collaborazione con l’UNESCO e l’Organizzazione Meteorologica Mondiale. Un anno che ci permette una volta ancora di riflettere sul valore dell’acqua: un elemento di inestimabile valore, riconosciuto non solo dal posto centrale sulla banconota da centro franchi, ma anche dal fatto che nel 2023 l’UNESCO ha incluso l’irrigazione tradizionale (di cui fanno parte anche i bisses vallesani) nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR