Il dilemma dei parchi dei cervi in città
Il Parco dei cervi di Lucerna resterà al suo posto, dopo che Consiglio comunale si è opposto al volere del Municipio. La città di Zugo, invece, è ancora alle prese con il futuro del suo recinto per la fauna selvatica.
Nella città di Lucerna, così come nella città di Zugo, esistono da tempo i cosiddetti parchi dei cervi. Si tratta di recinti in cui vengono tenuti gli ungulati. Non per allevarli per la loro carne, bensì come attrazione per visitatrici e visitatori. Ora, i Municipi di entrambe le città ritengono che questi parchi non siano più in linea con lo spirito del tempo. Il Consiglio comunale di Lucerna, però, si è mostrato di diversa opinione. Contrariamente alla richiesta dell’Esecutivo, si è espresso a favore del salvataggio del Parco dei cervi. Oltre ai contributi materiali, ci sarà inoltre un nuovo sostegno finanziario. Nella città di Zugo la decisione del Legislativo è ancora in sospeso.
A Lucerna il Parco dei cervi si trova vicino all’Ospedale cantonale. Si apprezza l’impegno volontario dell’associazione che gestisce il parco, ha affermato il sindaco Beat Züsli durante il dibattito in aula. “L’interesse pubblico per un Parco dei cervi è però troppo ridotto per giustificare un sostegno pubblico.” Anche le scuole non utilizzano il parco. Come alternativa, il Municipio ha proposto un normale parco, senza animali. A Zugo, invece, il recinto pubblico per cervi si trova dal 1898 all’Alpenquai, direttamente sul lago. Tenere animali in una città non è più al passo coi tempi, scrive il Municipio di Zugo in un rapporto. Intende quindi togliere i fondi, a partire dal 2028, all’Associazione ornitologica della città di Zugo, che gestisce il recinto.
Secondo il Consiglio comunale lucernese, il Parco dei cervi è un radicato, amato e accessibile al pubblico. Non serve un parco cittadino senza cervi. “Per le persone residenti è certamente preferibile sentire ogni tanto il bramito di un cervo nel quartiere, invece degli schiamazzi notturni”, ha dichiarato Yolanda Amman del Partito liberale radicale. Gli argomenti secondo cui la detenzione dei cervi nel recinto non sarebbe rispettosa degli animali e non avrebbe senso mantenere un recinto per cervi nel mezzo della città non hanno convinto il Parlamento.
Andrina Herre della Protezione svizzera degli animali desidera precisare che non è fondamentalmente contraria alla detenzione di animali in strutture cittadine. Esistono esempi virtuosi come il Dählhölzli a Berna o il Parco naturale e faunistico di Goldau. A differenza degli zoo, tuttavia, nei parchi come quelli di Zugo o Lucerna il controllo e la protezione degli animali sono insufficienti. “La sorveglianza di visitatrici e visitatori non è garantita”, afferma Herre. Non c’è nessuno che richiami le persone in caso di comportamenti inappropriati nei confronti degli animali.
Occorre sottolineare e valorizzare il lavoro volontario delle associazioni responsabili, premette Peter Kirchschläger, professore di etica all’Università di Lucerna. “Le associazioni si impegnano per gli animali.” Kirchschläger non vuole esprimere un giudizio definitivo sulla questione se tali parchi faunistici urbani siano ancora eticamente sostenibili. In linea generale, però, si può affermare: “Il luogo di vita ideale sarebbe la natura selvaggia.” Kirchschläger aggiunge poi che è fondamentalmente un buon segno che ci si ponga questa domanda. “Probabilmente non stiamo così male se discutiamo di questi temi.”
Tradotto con il supporto dell’IA/Zz
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