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Il movimento dei «Sans-papiers» riparte dalla Svizzera tedesca

Il comitato di sostegno durante l'incontro con la stampa Keystone

Il movimento dei «sans-papiers» si estende anche alla Svizzera tedesca. Richiedenti l'asilo «bocciati» ed ex lavoratori stagionali, coadiuvati da un collettivo di sostegno, hanno occupato domenica a Berna la St.Marienkirche, nel quartiere di Breitenrain.

Anche i «sans-papiers» bernesi hanno deciso di aderire alla lotta per ottenere documenti validi, hanno indicato i membri del collettivo durante una conferenza stampa. Gli occupanti – «più di venti» secondo il collettivo – sono intenzionati a restare nella chiesa fino a che la Confederazione non avrà trovato una soluzione per tutti. Si tratta soprattutto di cittadini bosniaci, turchi e iraniani, molti dei quali sono accompagnati dalla famiglia.

Il presidente del Consiglio parrocchiale della Chiesa di Santa Maria Felix Schoebi è stato avvertito dell’occupazione con due ore di anticipo. Dobbiamo dare ai «sans-papiers» una possibilità di presentare le loro richieste, ha indicato Schoebi alla stampa: per questo motivo l’occupazione sarà inizialmente tollerata.

Nel corso di una riunione straordinaria del Consiglio parrocchiale verranno discussi i «problemi di natura procedurale». Finché l’azione non intralcerà la normale attività parrocchiale non sarà necessario chiedere l’intervento della polizia, ha concluso Schoebi. Polizia che per ora non si è vista nei paraggi della chiesa: i rappresentanti del collettivo hanno infatti informato le forze dell’ordine in anticipo, chiedendo loro di non intervenire.

Un comunicato distribuito ai media sottolinea che «il Consiglio federale non considera queste persone come esseri umani, bensì come forza lavoro a buon mercato, che può essere sfruttata dai datori di lavoro privi di scrupoli».

In Svizzera la causa dei «sans-papiers» è al centro dell’attenzione da alcuni mesi: le azioni sono iniziate il 25 aprile con l’occupazione della chiesa di Bellevaux a Losanna. Si sono poi estese a Friburgo e La Chaux-de-Fonds.

swissinfo e agenzie

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