The Swiss voice in the world since 1935
In primo piano
Democrazia diretta in Svizzera

Vorreste sapere se siete a rischio di contrarre una malattia? Perché sì o perché no?

Moderato da:

Dai trattamenti innovativi alle disuguaglianze nell'accesso alla medicina, mi occupo di temi legati alla salute e tengo d'occhio la Health Valley svizzera. Sono svizzero-turca e ho una formazione in comunicazione, giornalismo e fotografia. Prima di entrare a far parte di SWI swissinfo.ch, mi sono occupata di tecnologia e salute presso Euronews e il mio lavoro è stato pubblicato da testate internazionali come Fayn Press, Mediapart, Le Temps e Times of Malta.

Le malattie vengono diagnosticate sempre più precocemente grazie a dispositivi medici più potenti e accessibili.

Ma gli esperti avvertono che questa pratica può portare a sovradiagnosi, ovvero al trattamento di una malattia che non si sarebbe mai manifestata.

Fino a che punto vorreste conoscere in anticipo una possibile predisposizione a una malattia? Avete mai avuto problemi legati a una diagnosi?

Raccontateci la vostra storia. Se avete esperienze personali che preferite condividere in privato, potete scrivermi direttamente: aylin.elci@swissinfo.ch

Altri sviluppi
apparecchio di risonanza magnetica

Altri sviluppi

Sistemi sanitari

Quando diagnosticare una malattia fa più male che bene

Questo contenuto è stato pubblicato al La Svizzera ha il più alto numero di scanner per risonanza magnetica per persona in Europa. Ma un maggior numero di screening non sempre porta a risultati migliori in termini di salute.

Di più Quando diagnosticare una malattia fa più male che bene

Partecipa alla discussione!

I contributi devono rispettare le nostre condizioni di utilizzazione. Se avete domande o volete suggerire altre idee per i dibattiti, contattateci!
ricardohabegger68@gmail.com
ricardohabegger68@gmail.com

Estimada Aylin:

Le pido disculpas por escribirle con algo de demora; por motivos personales no había podido hacerlo antes.

Quisiera compartirle brevemente algunas experiencias personales con el sistema médico en Suiza, por si le resultan de utilidad para su trabajo.

Regresé a Suiza hace unos 17 años, después de vivir en Argentina, donde las dificultades laborales y la falta de garantías me llevaron a tomar la decisión de volver. A pesar de la situación económica que atravesábamos, logré que mis seis hijos completaran estudios profesionales, algo de lo que me siento muy orgulloso.

Desde mi regreso, intenté tratar una dolencia que arrastraba desde hacía tiempo, producto del estrés vivido. Durante los primeros cinco años cambié varias veces de médico de cabecera, pensando que quizás se trataba de un problema de diagnóstico. Todos coincidían en que debía hacerme una endoscopía, pero mi sistema digestivo estaba tan irritado que incluso sangraba, por lo que temía someterme a ese procedimiento.

Un día escuché a un gerontólogo mencionar que, según un médico suizo ya jubilado, en Suiza muchos profesionales son reacios a recetar medicamentos. Esa observación me hizo pensar, y decidí preguntar directamente a mi médico de cabecera por qué no me prescribía ningún tratamiento. Sorprendido, me respondió: “¿Qué medicamentos quiere?”. Le mencioné uno que había encontrado investigando por mi cuenta, y me lo recetó sin objeciones. Para mi asombro, después de cinco años de intentos, empecé a mejorar apenas dos horas después de tomarlo.

Casos similares me ocurrieron con otros problemas, como un eczema en el cuero cabelludo que finalmente pude curar gracias a un dermatólogo sudamericano, después de varios intentos infructuosos con especialistas suizos. Estas experiencias me hicieron reflexionar sobre ciertos aspectos de la práctica médica aquí, especialmente sobre la dificultad que enfrentan los profesionales extranjeros para ejercer plenamente sus competencias.

En mi familia hemos visto situaciones parecidas en otras áreas, por ejemplo en odontología. Una de mis hijas es odontóloga formada en Argentina, pero aquí solo puede trabajar como higienista dental, ya que los títulos sudamericanos no son reconocidos. En una ocasión, un odontólogo me realizó un tratamiento que terminó con una herramienta fracturada dentro del diente, situación que descubrimos un año después con otro profesional.

No pretendo generalizar ni desmerecer la formación suiza, pero creo que las trabas para validar títulos extranjeros empobrecen el sistema y limitan la diversidad de enfoques que podría enriquecerlo. Muchos profesionales cualificados de otros países terminan desempeñando trabajos por debajo de su nivel de formación, lo que considero una pérdida tanto para ellos como para la sociedad.

Espero que este testimonio pueda serle útil para su investigación o reportaje. Si considera que puede aportarle algo, quedo a su disposición por si desea comentarlo o intercambiar algunas palabras al respecto.

Le envío un cordial saludo,

Ricardo Habegger
ricardohabegger68@gmail.com

JARN
JARN
Il seguente commento è stato tradotto automaticamente da EN.

La qualità della diagnostica è pari a quella degli esseri umani che la progettano, la programmano o la implementano. In un ospedale universitario qui in Svizzera, la mia malattia rara è stata completamente ignorata perché non avevano aggiornato i criteri diagnostici o i pannelli dei test.____ Ho sofferto per sei anni prima di cercare assistenza in un'altra città, dove l'ospedale utilizzava una diagnostica aggiornata. Lì, il mio primissimo esame del sangue ha rivelato immediatamente la malattia.____Questa esperienza mi ha insegnato che la sottodiagnosi può essere altrettanto dannosa della sovradiagnosi. Le conoscenze mediche e i test si evolvono rapidamente e quando le istituzioni non riescono a tenere il passo, i pazienti ne pagano il prezzo. ____Ho speso molte migliaia di euro per esami non necessari. Quindi cosa è peggio, sapere di avere una malattia che può manifestarsi o meno, o non essere diagnosticati affatto perché l'ospedale non si tiene aggiornato sui criteri diagnostici? È una linea sottile e sono i pazienti a soffrire.

Diagnostics are only as good as the humans who design, program, or implement them. At a university hospital here in Switzerland, my rare disease was completely missed because they hadn’t updated their diagnostic criteria or testing panels.____I suffered for six years before seeking care in another city, where the hospital was using up-to-date diagnostics. There, my very first blood test immediately revealed the disease.____This experience taught me that under-diagnosis can be just as harmful as over-diagnosis. Medical knowledge and testing evolve quickly, and when institutions fail to keep up, patients pay the price. ____I spent many thousands on unnecessary testing. So which is worse, knowing you have a disease that may manifest or not, or not being diagnosed at all because ehe hospital does not keep current with diagnostic criteria? It's a fine line and it's the patients who suffer.

Aylin Elçi
Aylin Elçi SWI SWISSINFO.CH
Il seguente commento è stato tradotto automaticamente da EN.
@JARN

Una linea sottile davvero. Grazie per aver condiviso la vostra esperienza!

A fine line indeed. Thanks for sharing your experience!

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR