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Impiegati di banca in difficoltà, difficile trovare lavoro

impiegato di banca di spalle si gratta la nuca
Keystone-SDA

A due anni e mezzo dell'annuncio dell'acquisizione di Credit Suisse (CS) da parte di UBS le condizioni si fanno più difficili a Zurigo per gli impiegati di banca.

(Keystone-ATS) La disoccupazione è in aumento e la ricerca di un posto di lavoro è diventata più ardua per tutte le categorie di età, riferisce oggi Le Temps.

Il quotidiano romando punta i riflettori su un fenomeno in crescita: nel settore della finanza il numero delle persone iscritte presso i centri regionali di collocamento di Zurigo era di 2259 in settembre (circa il 10% dei senza lavoro), di cui 1230 attivi in precedenza nelle banche, emerge dalla cifre pubblicate dal cantone. Ciò rappresenta un incremento del 3% su base mensile (rispetto al +1% del numero totale dei disoccupati) e del 19% su base annua.

Nel 2023 UBS aveva annunciato che circa 3000 impieghi sarebbero stati soppressi in Svizzera nell’ambito del processo di integrazione, che dovrebbe concludersi entro la fine del 2026. Il numero di persone che lasceranno l’istituto dovrebbe però essere superiore, poiché numerose dimissioni sono volontarie. La banca non fornisce statistiche sui dipendenti licenziati finora.

“L’impatto della scomparsa di Credit Suisse comincia a farsi sentire: quest’estate, quando cercavamo uno stagista per un periodo di sei mesi, abbiamo ricevuto un numero di candidature molto superiore rispetto agli anni precedenti e molti candidati erano sovraqualificati”, spiega un dirigente di un istituto finanziario zurighese in dichiarazioni riportate da Le Temps. L’impresa era alla ricerca di un candidato che avesse appena concluso il bachelor, ma ha constatato che la maggior parte dei candidati aveva già conseguito il master. “Ciò dimostra che per chi è all’inizio della carriera è sempre più difficile trovare un primo impiego nel settore finanziario”.

In difficoltà sono anche i disoccupati di età superiore ai 50 anni. “Le aziende a cui ho inviato la mia candidatura mi hanno fatto notare che ricevevano molte offerte”, afferma un ex dipendente di UBS licenziato nel novembre 2024, a sua volta citato dal giornale. “Oltre alla scomparsa di CS, il rallentamento congiunturale rende complicata la ricerca di un nuovo lavoro: non ci sono molti annunci interessanti”.

“Le risorse umane annunciano licenziamenti regolarmente, a ondate”, osserva una dirigente di UBS che recentemente ha dovuto separarsi da parte del suo team. “È un periodo molto difficile perché i collaboratori che dobbiamo licenziare ora non hanno demeritato, ma la direzione ha fissato obiettivi finanziari molto ambiziosi”. La banca spera di ridurre i propri costi operativi al 120% rispetto alla fine del 2022, quando gli istituti erano due. “Ciò significa che entro la fine del prossimo anno si prevede che la ripresa delle attività del CS avverrà con solo il 20% dei suoi costi: questo obiettivo mette tutti sotto forte pressione, anche chi ricopre posizioni di alto livello”, prosegue l’ex dipendente di Credit Suisse. “Non c’è sicurezza del posto di lavoro: anch’io potrei finire nella lista delle persone licenziate nei prossimi mesi”, conclude la manager.

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