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Israele: El Al non può chiedere a donne cambio posto in aereo

La compagnia area israeliana El Al non potrà più dare seguito alle richieste dei passeggeri ebrei religiosi ortodossi (Haredim) di non sedere a bordo accanto ad una donna. Immagine simbolica d'archivio. KEYSTONE/MARTIN RUETSCHI sda-ats

(Keystone-ATS) In base ad una sentenza di un tribunale di Gerusalemme, definita “rivoluzionaria”, la compagnia area israeliana El Al non potrà più dare seguito alle richieste dei passeggeri ebrei religiosi ortodossi (Haredim) di non sedere a bordo accanto ad una donna.

Lo ha annunciato l’avvocato Riki Shapira Rosenberg dell”Israel Religious Action Center’ (Irac) che ha rappresentato in giudizio l’anziana sopravvissuta alla Shoah Renee Rabinowitz nella sua causa contro l’El Al.

“In nessuna circostanza – ha sentenziato la giudice Dana Cohen-Lekah – l’equipaggio di bordo può chiedere ad un passeggero di spostarsi dal posto che gli è stato assegnato perché il viaggiatore vicino non vuole sedergli accanto a causa del suo genere. Questo atteggiamento è una trasgressione lampante delle legge che previene la discriminazione”.

Alla signora Rabinowitz (81 anni) nel dicembre del 2015 fu chiesto sul volo Usa-Israele di spostarsi perché un ebreo ortodosso non voleva sederle accanto: cosa che si rifiutò di fare. La sentenza prevede anche un rimborso in denaro a Rabinowitz.

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