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Italiano nei guai in Austria per Google traduttore

Google traduttore inaffidabile o tentativo di corruzione? Il tribunale di Innsbruck (Austria) si sta occupando di una vicenda poco comune. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) “Io pago bene” oppure “Io pago ben volentieri”? È il quesito del quale si sta occupando il tribunale di Innsbruck, in Austria, dove un cittadino italiano è imputato di tentata corruzione. Il curioso fatto viene raccontato dalla Tiroler Tageszeitung.

Il cuoco, residente in Alto Adige (I) ma originario del sud Italia, la scorsa estate è stato trovato in stato di ebbrezza alla guida della sua vettura durante un controllo in Tirolo (A). Non parlando né tedesco né inglese, l’automobilista ha comunicato con i poliziotti austriaci utilizzando Google traduttore sullo smartphone.

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Quando gli agenti gli hanno comunicato il ritiro della patente e una multa di 900 euro (poco più di 1000 franchi al cambio attuale), lui avrebbe risposto, scrivendo sul telefonino “Io pago ben” (“Ich bezahle gut”), che è stato interpretato dai poliziotti austriaci come un tentativo di corruzione. L’italiano sostiene invece di aver scritto “Io pago ben volentieri”, ovvero la sua disponibilità a pagare la multa. La giudice, prima di emettere la sentenza, intende sentire come teste un’altra poliziotta.

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