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Killer Liegi aveva già ucciso sera prima, Isis rivendica

Polizia belga sul luogo della sparatoria (fto d'archivio) Keystone/AP/GEERT VANDEN WIJNGAERT sda-ats

(Keystone-ATS) L’Isis torna a colpire il Belgio: la mattanza di Liegi è stata compiuta da “un soldato dello Stato islamico”, hanno annunciato stasera i seguaci di Abu Bakr al Baghdadi, rivendicando la strage attraverso l’agenzia Amaq.

Del resto, tutto sembrava puntare in questa direzione: il killer, il belga Benjamin Herman, sospettato ora di aver ucciso la notte prima anche un amico ex detenuto a colpi di martello, ha commesso la strage al grido di ‘Allahu Akbar’, risparmiando la donna presa in ostaggio perché di fede musulmana.

E la psicosi dei lupi solitari, all’indomani del terrore in Belgio, si è diffusa anche in Olanda, dove oggi la polizia ha abbattuto un uomo che, con un’ascia in mano, urlava ‘Allahu Akbar’ dal balcone di casa a Schiedam, vicino Rotterdam.

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