Edilizia: salvo l’accordo tra sindacati e padronato
Anche il Sindacato Edilizia e Industria accetta il compromesso col padronato. Dopo diversi mesi di dispute, gli operai otterranno 100 franchi in più sullo stipendio. Mentre gli impresari potranno contare su una maggiore flessibilità negli orari di lavoro.
Il conflitto salariale nel settore edile è ormai terminato.
Anche il Sindacato Edilizia e Industria (SEI) ha accettato il compromesso con il padronato, elaborato dieci giorni fa con la mediazione del Segretariato di stato all’Economia (SECO). La Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) lo aveva già accettato mercoledì scorso.
L’accordo, avallato sabato dalla conferenza professionale del SEI, che ha riunito a Berna un centinaio di delegati, prevede un aumento generale dei salari di 100 franchi a partire dal 1º luglio. E soddisfa il desiderio dei sindacati SEI e Syna di eliminare ogni considerazione basata sul merito.
Altri 600 franchi forfettari dovrebbero coprire i mesi di gennaio-giugno. L’aumento dei minimi salariali è poi della stessa proporzione della massa salariale globale.
Oltre all’aumento generalizzato delle paghe, l’intesa permette una maggiore flessibilità sugli orari di lavoro in caso di necessità urgente dell’impresa, e un diritto di consultazione in materia. È pure stata decisa una compensazione automatica del rincaro – ritenuta dai sindacati una grossa e dovuta vittoria dopo otto anni senza carovita a causa della crisi del settore.
I delegati del SEI, come quelli della SSIC, hanno approvato un prolungamento del contratto nazionale mantello di lavoro fino alla fine del 2001.
L’accordo impone poi un dibattito fra sindacati e padronato sul futuro del partenariato sociale. Le parti (SEI, Syna e SSIC) si ritroveranno al tavolo dei negoziati in giugno – ha detto all’ats il portavocve del SEI Rolf Beyeler. Discuteranno degli aumenti reali dei salari per il 2001. In seguito cercheranno di concludere un nuovo contratto nazionale, che dovrebbe entrare in vigore nel 2002.
Il compromesso accolto sabato mette fine a un braccio di ferro durato diversi mesi. Un primo accordo raggiunto dopo lunghi negoziati non era stato accettato in gennaio per l’opposizione del padronato. Una maggioranza della SSIC, soprattutto piccoli costruttori, volevano ridurre l’aumento generale delle paghe da 100 a 80 franchi, tenendo poi in considerazione uno al merito di 30 franchi. In reazione, i sindacati hanno allora minacciato scioperi durante tutto il periodo di vuoto contrattuale, sull’esempio delle varie azioni di protesta condotte sui cantieri nell’autunno scorso.
Per il SEI l’accordo accettato oggi dai delegati è su alcuni punti migliore della prima proposta respinta dal padronato.
Swissinfo e agenzie
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.