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Mosul: Onu, uccisioni di massa e atrocità Isis

Bambini in fuga da Mosul KEYSTONE/EPA/AHMED JALIL sda-ats

(Keystone-ATS) Nuove uccisioni di massa e trasferimenti forzati di civili da parte dell’Isis sono state denunciate dall’Onu. Le Nazioni Unite hanno notizie di bambini di 9-10 anni reclutati con la forza dallo Stato Islamico come combattenti a Mosul.

Quasi 400 donne delle minoranze curda, sciita e yazida in Iraq sono trattenute dai miliziani dell’Isis a Tal Afar, mentre prosegue l’offensiva governativa per la riconquista della città di Mosul.

“Continuiamo a ricevere segnalazioni di uccisioni di massa, tra cui quella di 50 miliziani dell’Isis, lunedì, presso la base militare Ghazlani (Mosul) per presunta diserzione. Ci sono inoltre rapporti credibili sull’uccisione di 180 persone mercoledì a Kokjali (Mosul est) e verosimilmente fino a 200 persone nella città di Mosul”, ha detto oggi a Ginevra la portavoce dell’Ufficio dell’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani Ravina Shamdasani.

“Stiamo cercando di verificare i dettagli di queste presunte uccisioni”, ha aggiunto.

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