Anche il Senato vuole rafforzare la presenza della Svizzera nel mondo
La commissione di coordinamento della presenza svizzera all'estero (CoCo) sarà completamente riformata e sviluppata e si chiamerà «Presenza svizzera». Dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha dato il suo assenso.
Con 34 voti senza opposizione, gli Stati hanno quindi deciso mercoledì di appoggiare la cura di «lifting» proposta dal Governo per dare maggior lustro all’immagine del paese fuori dai confini, immagine che in questi ultimi tempi non è stata «come avremmo desiderato», ha fatto notare il consigliere federale Joseph Deiss.
E’ tempo che un ente professionale assicuri la promozione del paese, in un momento in cui il «marketing nazionale» si inserisce in un contesto sempre più concorrenziale, ha proseguito Deiss.
Mancando di personale e di soldi, la CoCo si è vista costretta a limitare il suo ruolo all’organizzazione della partecipazione della Svizzera a esposizioni all’estero, ma in futuro si potrà fare di più. Il bilancio annuale di «Presenza svizzera» salirà dagli attuali 2,3 a 13,8 milioni nel 2003, ha dichiarato Bruno Frick (PPD/SZ).
In un primo tempo, gli sforzi si concentreranno soprattutto sugli Stati Uniti, ma anche su Israele e la Gran Bretagna, dove Berna è in perdita di velocità dopo le rivelazioni sul ruolo della Svizzera nella Seconda Guerra mondiale.
Il nuovo ufficio di promozione della Svizzera all’estero, oltre a sviluppare una rete di relazioni e organizzare manifestazioni, metterà a punto una piattaforma di documentazione, lancerà programmi di scambio di giornalisti e scienziati, svilupperà pagine Internet. Insomma, dovrà organizzare una vera e propria rete di relazioni pubbliche per attirare l’interesse sul nostro paese.
Il Consiglio degli Stati ha però creato due divergenze con l’altra Camera, per cui l’oggetto torna al Nazionale.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.