
Legge sugli stupefacenti, revisione contestata
Promuovere l'astinenza è la migliore soluzione per lottare contro i danni provocati dalla droga: lo sostengono gli oppositori alla revisione della legge sugli stupefacenti, che hanno lanciato venerdì a Berna la raccolta di firme per il referendum.
Secondo il comitato del «no», la politica governativa dei quattro pilastri – prevenzione, terapia, aiuto e repressione – costituisce un fallimento. Gli oppositori contestano pure la proroga e l’estensione della distribuzione medica di eroina alle persone fortemente dipendenti.
A loro dire, non vengono considerati a sufficienza gli effetti perversi del sistema: la droga è un pozzo senza fondo, sia per lo stato che per i famigliari dei tossicomani.
Promotrice del referendum, l’Unione democratica federale ha ottenuto il sostegno di numerose associazioni. Le 50’000 firme necessarie alla riuscita del referendum
devono essere raccolte entro il 10 luglio.

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