Elezioni comunali in Ticino: stabilità politica, ma disaffezione dell’elettorato
Il capo della Lega dei ticinesi Giuliano Bignasca centra l'obiettivo del Municipio di Lugano, dove i radicali perdono la maggioranza che detenevano da 50 anni. Grande stabilità negli altri centri. Scheda della redazione, sintesi audio di Michele Fazioli.
A Lugano, il PRD perde dunque uno dei suoi tre seggi. Sarà rappresentato dal sindaco uscente Giorgio Giudici e dall’altro municipale uscente Erasmo Pelli. Alleata con l’UDC, la Lega mantiene il suo seggio nell’esecutivo comunale. Altra novità: il partito socialista torna nell’esecutivo dopo un’assenza di 20 anni. I socialisti hanno dunque messo a profitto l’alleanza controversa con il partito popolare democratico, il quale mantiene il suo seggio. ·
Per quanto riguarda gli altri grossi centri del Cantone con oltre 8.000 abitanti, a Chiasso non cambia niente nell’esecutivo, dove saranno rappresentati due radicali, due democristiani e un socialista. La Lega, alleata con l’UDC, non è riuscita a decollare.
A Bellinzona, il tris di partiti presenti nell’esecutivo rimane formato da tre liberali, due popolari democratici e due socialisti. Restano fuori dalla stanza dei bottoni leghisti e democratici di centro.·
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Immutata la situazione anche a Locarno, che rimarrà governata da tre liberali, due PPD, una leghista e un socialista.·
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Anche se le elezioni comunali restano l’appuntamento politico più seguito dai ticinesi, la partecipazione ha registrato un calo di circa il 5 percento nell’insieme del cantone, rispetto al 71,5 percento di quattro anni fa. ·
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Le elezioni si sono svolte in 160 dei 245 comuni ticinesi. I risultati completi sulla composizione dei legislativi comunali saranno conosciuti soltanto lunedì in giornata.·
Mariano Masserini
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