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I progetti di integrazione dei rifugiati aperti anche ai privati

Anche i privati potranno presentare richieste di finanziamento per progetti di integrazione dei rifugiati Keystone

D'ora in poi chiunque potrà beneficiare di sussidi per realizzare un progetto d'integrazione professionale, sociale e culturale destinato ai rifugiati riconosciuti. A tale scopo, la Confederazione mette a disposizione 6 milioni di franchi all'anno.

La gestione dei progetti di integrazione dei rifugiati è affidata all’Organizzazione svizzera d’aiuto ai rifugiati (OSAR). Finora, soltanto le organizzazioni umanitarie potevano presentare una richiesta di finanziamento. Ora invece ogni associazione, comune o altra organizzazione, nonché i privati potranno beneficiare di sussidi federali. Lo ha reso noto giovedì in un comunicato stampa la stessa OSAR. Le organizzazioni umanitarie e le collettività pubbliche saranno tuttavia le prime a beneficiare dell’aiuto federale, precisa dal canto suo l’Ufficio federale dei rifugiati (UFR) in un altro comunicato.

Nel momento in cui il problema dell’integrazione è molto sentito, l’OSAR spera che quest’apertura susciti un dibattito intenso e innovatore. L’integrazione professionale, sociale e culturale dei rifugiati costituisce infatti uno degli aspetti importanti della politica svizzera d’asilo, precisa l’OSAR.

Con alle spalle oltre 13 anni di cooperazione con l’UFR ed una lunga esperienza, la gestione di questi progetti è stata affidata all’OSAR. Procederà all’esame del loro numero e del finanziamento e valuterà poi i vantaggi concreti per i partecipanti. L’UFR e l’OSAR hanno firmato un contratto di collaborazione il 9 maggio scorso. Almeno tre quarti dei mezzi a disposizione saranno destinati alla formazione, segnatamente linguistica, dei rifugiati. Il resto andrà ad altri progetti. La somma prevista quest’anno è di 4 milioni di franchi, che sarà aumentata a 6 milioni nel 2001.


Swissinfo e agenzie

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