Lex Koller: i suoi difensori la spuntano
La legge che limita la vendita di immobili agli stranieri non domiciliati in Svizzera non sarà abrogata a breve termine. Il parlamento ha giudicato prematuro rinunciarvi.
Per un solo voto – quello determinante del suo vicepresidente, il socialista friburghese Alain Berset -, il Consiglio degli Stati (Camera alta) ha rinviato mercoledì al governo il progetto di abrogazione della cosiddetta “Lex Koller”. I senatori hanno seguito la decisione adottata dal Consiglio nazionale (Camera bassa) nella sessione parlamentare di primavera.
Anche l’esigua maggioranza dei senatori considera insufficienti le misure d’accompagnamento previste dal governo. Chiede perciò all’esecutivo di presentarne altre più incisive contro la speculazione fondiaria e l’eccessiva costruzione di residenze secondarie.
Parallelamente al progetto di abrogazione della Lex Koller, il Consiglio federale proponeva una revisione della Legge sulla pianificazione del territorio, che mira a limitare la competenza dei cantoni. Questi dovrebbero definire nel giro di tre anni le zone in cui dev’essere rispettato l’equilibrio fra residenze principali e secondarie. In caso contrario si vedrebbero proibita la costruzione di residenze secondarie.
Il Consiglio degli Stati non è entrato in materia su questo secondo progetto. Il Nazionale lo aveva rinviato alla propria commissione. La palla è dunque ora nel campo di quest’ultima.

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