La Svizzera è tenuta a trasmettere agli Stati Uniti i dati bancari di clienti americani come previsto dall'accordo UBS, adottato dal parlamento. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto il ricorso di una cliente della grande banca, che voleva impedire il trasferimento di informazioni alle autorità fiscali statunitensi.
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Dopo l’approvazione del parlamento, lo scorso 17 giugno, l’intesa è diventata vincolante, afferma il TAF in una nota pubblicata lunedì, precisando che questa “decisione pilota” non può essere impugnata davanti al Tribunale federale. In base alla Costituzione federale, il diritto internazionale è determinante per le autorità. Non occorre verificare che sia compatibile con la Costituzione e le leggi federali poiché prevale su queste ultime se è più recente, sottolinea il TAF.
Secondo i giudici federali, l’accordo di assistenza amministrativa con gli USA prevale anche sulla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che garantisce la protezione dei dati personali. E anche in caso contrario, costituirebbe comunque una base legale sufficiente. Inoltre – sottolinea il comunicato – gli interessi economici della Svizzera e gli obblighi del diritto internazionale hanno la priorità sull’interesse privato della cliente di UBS.
Con l’intesa firmata nell’agosto dello scorso anno il governo elvetico si era impegnato a esaminare domande di assistenza relative a 4450 conti bancari di clienti americani dell’UBS. In gennaio, accogliendo il ricorso di uno di questi clienti, il TAF aveva però deciso che l’assistenza amministrativa in materia fiscale era possibile solo in caso di frode e non di evasione semplice. In quell’occasione il tribunale aveva stabilito che parte dell’accordo UBS era da ritenersi “extragiudiziale” e quindi non poteva modificare o completare la Convenzione di doppia imposizione tra i due paesi, che distingue tra evasione e frode fiscale. L’approvazione da parte delle Camere federali ha modificato la situazione: l’accordo ha ora valore di trattato internazionale, è vincolante e prevale sulla vecchia Convenzione poiché più recente.
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