
I manifestanti scendono in strada per chiedere una rigorosa neutralità della Svizzera

Circa 3.000 manifestanti nella capitale svizzera, Berna, si sono schierati contro le esportazioni di materiale bellico svizzero e le sanzioni economiche per l'invasione russa dell'Ucraina.
La protesta davanti al palazzo del Parlamento è stata indetta da un’alleanza di critici di destra, tra cui gruppi contrari alla politica del governo durante la pandemia di Covid.
Secondo l’agenzia di stampa Keystone-SDA, i manifestanti si sono rivolti a membri del Partito Popolare Svizzero, a gruppi conservatori della società civile e a esponenti dell’estrema destra.
Hanno chiesto una politica di rigorosa neutralità della Svizzera.
Una settimana fa, una manifestazione organizzata da un comitato trasversale, da sindacati e da gruppi della società civile dell’opposto spettro politico ha visto la partecipazione di oltre 2.000 persone a Berna. Hanno chiesto un maggiore sostegno al popolo ucraino, un’efficace applicazione delle sanzioni e una politica di pace attiva da parte della Svizzera.
Manifestazione a Zurigo
Sabato, in una manifestazione separata, circa 2.000 persone hanno preso parte a una protesta di strada organizzata da gruppi di estrema sinistra nella città di Zurigo in occasione della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo.
I partecipanti hanno chiesto la fine del “sistema patriarcale e del capitalismo”.
La manifestazione, non autorizzata, si è svolta in modo prevalentemente pacifico, con una maggiore presenza della polizia.
Una precedente manifestazione illegale a Zurigo, tre settimane fa, si era conclusa con scontri tra le forze di sicurezza e i manifestanti.

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