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Merz ritrova la salute… e le sue finanze

Keystone

A sei settimane dall'intervento chirurgico al cuore, il consigliere federale Hans-Rudolf Merz ha ripreso lunedì il lavoro alla testa del Dipartimento federale delle finanze.

«A parte alcune cicatrici, sono rimasto lo stesso», ha dichiarato Merz nel corso di una conferenza stampa. «Ciò che ora conta» – ha aggiunto – «è la salute del Paese».

Apparso sorridente e in buona forma, il ministro radicale ha affermato di non avere mai pensato alle dimissioni. «La sola domanda che mi sono posto era quando avrei potuto riprendere il lavoro».

Davanti ai giornalisti, Merz – che compirà 66 anni il prossimo 10 novembre – ha dichiarato di essersi ristabilito molto bene dal collasso cardiocircolatorio che lo ha colpito la sera dello scorso 20 settembre scorso, e di essere pronto a riprendere completamente le redini del Dipartimento federale delle finanze. Il ritorno all’attività è stato d’altronde concordato con i medici.

«Mi impegnerò a fondo: non si può essere consiglieri federali al 60% o all’80%», ha sottolineato. Merz ha inoltre ringraziato pubblicamente la collega di governo Eveline Widmer-Schlumpf per l’impegno profuso durante il periodo della sua sostituzione.

Riflessioni esistenziali

L’attacco cardiaco, ha detto Merz, «mostra come la salute e la malattia, la vita e la morte possono essere vicine l’una all’altra: questo vale anche per un paese e per l’economia, che da un momento all’altro può entrare in crisi».

Le speculazioni concernenti le sue dimissioni o i potenziali candidati alla sua successione non lo hanno turbato. «Ho semplicemente constatato che il posto di consigliere federale è molto ambito: non fai in tempo a entrare in coma che già circolano le liste dei papabili».

Il ministro non è parso particolarmente turbato dalle foto scattate al suo arrivo in barella e privo di conoscenza all’ospedale di Berna: «È il minore dei mali; certa stampa guadagna con questo genere di immagini, che tuttavia non condanno».

Hans-Rudolf Merz ritiene di aver avuto «una fortuna straordinaria: in nove casi su dieci, la vittima di un attacco come quello che mi ha colpito non si rimette», ha spiegato.

In merito alle circostanze del collasso che lo ha colpito, Merz ha detto di non ricordare nulla: «Sono caduto come un albero abbattuto mentre mi trovavo in automobile con una mia conoscente. Al mio risveglio, ero all’ospedale di Berna».

La sorpresa è stata grande poiché il ministro appenzellese riteneva di essere in piena forma fisica: «Ora penso maggiormente ai valori della vita e alla realtà della morte, ma ciò non mi impedisce di riprendere il lavoro». Del resto, i medici gli hanno assicurato che non deve cambiare il suo modo di vita, né le sue abitudini alimentari.

Il ministro ha pure ribadito di essere a disposizione per ricoprire, nel 2009, la carica di presidente della Confederazione.

La patata bollente UBS

Ad attendere il ministro delle finanze dopo l’assenza vi sono parecchi dossier delicati, in primis il prestito di 6 miliardi di franchi destinato a UBS. Infatti, nei prossimi giorni il governo dovrà adottare formalmente la legge per concretizzare la manovra. Il tema sarà poi affrontato dal parlamento in dicembre.

A questo proposito, Merz ha sottolineato la necessità dei provvedimenti adottati dal governo durante la sua assenza in favore della più grande banca elvetica. Il ministro ha inoltre annunciato che firmerà il relativo messaggio.

Interpellato in merito alle retribuzioni milionarie ai quadri bancari, Merz ha risposto: «Il problema dei bonus e di altre indennità è di competenza del consiglio d’amministrazione e della direzione della banca. Sono loro che devono trarne le conseguenze». Il ministro delle finanze ha comunque formulato anche una critica: «iI valori tradizionali del nostro sistema bancario sono stati trascurati nella gestione dell’UBS».

Giuridicamente – ha proseguito – sarà difficile esigere un rimborso delle somme già versate, anche perché non si può chiedere la restituzione ai settori che sono stati redditizi per la banca. Tuttavia, i dirigenti della banca sembrano coscienti del fatto che dovranno rivedere l’intero sistema, ha aggiunto il consigliere federale. «La restituzione dei bonus è legata alla responsabilità individuale di coloro che li hanno ottenuti».

Aumentare la garanzia sui depositi

La crisi finanziaria non ha scosso la sua fiducia di Merz nell’autoregolazione del mercato. Secondo il ministro, occorre soltanto intensificare la sorveglianza delle banche.

Per il momento, la priorità va data al miglioramento della situazione dei piccoli risparmiatori, con un aumento della garanzia sui depositi bancari. Parallelamente, ha affermato, si tratterà di procedere a riforme fiscali, tra cui gli sgravi per le famiglie e per le imprese.

Per quanto riguarda le finanze, il consuntivo 2008 dovrebbe chiudere con un risultato rallegrante, nonostante la crisi. Hans- Rudolf Merz ha detto di non essere eccessivamente per il preventivo 2009, ma di prevedere comunque correzioni nel piano finanziario a partire dal 2010. Il consigliere federale ha quindi fatto presente che la situazione finanziaria della Confederazione è sostanzialmente sana.

Citazione biblica

Presto, Merz dovrà presentare al governo proposte concreto in merito alla tassazione delle holding straniere in Svizzera, tema di strettissima attualità dopo le recenti polemiche tra Berlino e Berna in merito al segreto bancario.

Circa le dichiarazioni del ministro tedesco delle finanze Peer Steinbrück nei confronti del sistema fiscale svizzero, Merz ha ricordato il passaggio del Nuovo testamento: «Prima di guardare la pagliuzza dell’occhio del tuo vicino, guarda alla trave che sta nel tuo». Merz ha poi aggiunto che prossimamente incontrerà Steinbrück e che in quell’occasione farà presente la sua posizione.

swissinfo e agenzie

Hans-Rudolf Merz è nato nel 1942 a Herisau (cantone di Argovia). Nel 1971 ha ottenuto il dottorato in economia all’Università di San Gallo, dove è stato assistente tra il 1967 e il 1969, all’Istituto di economia e diritto finanziario.

Dal 1969 al 1974 Hans-Rudolf Merz è stato segretario del Partito liberale-radicale di San Gallo, direttore dell’Associazione industriale di Appenzello Esterno e del Centro sportivo di Herisau.

Dal 1974 al 1977 ha lavorato come vicedirettore del Centro di formazione dell’UBS di Wolfsberg. Dal 1977 al 2003 ha svolto la professione di consulente aziendale a titolo indipendente e ha fatto parte del consiglio di amministrazione di diverse aziende, lavorando in quattro continenti.

Nel 1997 Hans-Rudolf Merz è entrato nel Consiglio degli Stati dove ha presieduto la Commissione delle finanze ed è stato membro della Commissione della politica estera e della Commissione della politica di sicurezza. È stato inoltre vicepresidente della delegazione dell’OSCE.

Nel corso del mese di dicembre del 2003 è stato eletto in Consiglio federale. Dalla sua entrata in carica all’inizio del 2004 Hans-Rudolf Merz è capo del Dipartimento federale delle finanze. Attualmente è vicepresidente del Consiglio federale.

Hans-Rudolf Merz è coniugato e padre di tre figli.

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