Mosca vuole accelerare il disarmo nucleare
In un intervento alla Conferenza sul disarmo di Ginevra, il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha chiesto a Washington di aderire al Trattato per il bando dei test atomici, elemento essenziale del regime di non proliferazione nucleare.
Per la prima volta dalla fine della guerra fredda abbiamo l'opportunità di compiere progressi reali per il disarmo globale, ha dichiarato il capo della diplomazia russa, salutando la disponibilità manifestata dal nuovo governo americano. "L'arrivo della nuova amministrazione negli Stati unitia cambia la situazione, perché adesso la questione del disarmo multilaterale è una priorità", ha sottolineato Lavrov in una conferenza stampa, all'indomani del suo primo incontro con la nuova segretaria di Stato americana Hillary Clinton.
"Condivido pienamente l'impegno del presidente Obama verso il nobile obiettivo di proteggere il mondo dalla minaccia nucleare e penso che costituisca un fertile terreno di lavoro in comune", ha aggiunto il ministro degli esteri russo. Lavrov ha inoltre suggerito un primo passo a Washington: l'adesione al Trattato sul bando totale degli esperimenti nucleari (Ctbt). Il Trattato, ratificato da Mosca nel 2000, è infatti un elemento essenziale del regime di non proliferazione nucleare, ha sottolineato il rappresentante di Mosca.
Sulla delicata questione dello scudo antimissili che gli Stati uniti hanno progettato di installare in Polonia e Repubblica Ceca, Lavrov ha affermato che "progressi reali nel disarmo nucleare non possono essere compiuti in una situazione con sforzi unilaterali di sviluppare sistemi Abm" (Anti-missili balistici) ed ha proposto di esaminare le possibili alternative.
Per il ministro degli esteri russo, l'installazione di un simile scudo costituirebbe un rischio per la Russia che dovrebbe quindi "prendere misure". Lavrov ha poi ribadito che Mosca ritiene prioritario un nuovo Trattato Start sulla riduzione delle armi nucleari strategiche, dopo la scadenza dello Start I, in dicembre.

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