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Socialisti per un referendum sull’accordo UBS-USA

Riuniti in assemblea a Frauenfeld, nel canton Turgovia, i delegati del Partito socialista hanno ribadito la loro richiesta di misure accompagnatorie per un'accettazione dell'accordo sulla concessione di assistenza amministrativa agli Stati uniti nell'ambito della vicenda UBS. I socialisti intendono sottoporre l'accordo ad un referendum facoltativo.

Durante l’assemblea dei delegati, la presidente del gruppo parlamentare socialista alle Camere federali Ursula Wyss ha criticato il voltafaccia dell’Unione democratica di centro (UDC) sull’accordo di Stato con gli USA in relazione all’UBS. Apparentemente la destra vuol far passare il trattato senza misure d’accompagnamento, ha detto la Wyss nel suo discorso d’apertura, tenuto al posto del presidente del partito Christian Levrat assente per motivi di salute.

In questa situazione “non escludiamo di chiedere il referendum facoltativo per l’accordo di Stato”. La Wyss ha poi attaccato l’alleanza che i partiti borghesi hanno stretto per ostacolare una regolamentazione statale del settore finanziario, riferendosi anche alla resistenza alla tassa sui bonus auspicata dal PS.

Se socialisti e UDC – che sabato ha ribadito di voler lasciare al popolo la possibilità di dire la sua – dovessero unirsi, potrebbero raggiungere in parlamento la maggioranza richiesta per il referendum. Se così fosse, la Svizzera rischia di non poter adempiere all’accordo entro i termini prestabiliti, ossia consegnare entro fine agosto circa 4’500 nomi di sospetti evasori fiscali. Dopo la pubblicazione ufficiale del trattato internazionale dovrebbero infatti trascorrere almeno 100 giorni per l’eventuale raccolta di firme contrarie. La Camera alta inizierà il dibattito sull’accordo giovedì prossimo.

Durante l’assemblea di Frauenfeld i socialisti hanno poi fissato importi concreti per l’iniziativa popolare per un salario minimo che il partito lancia insieme all’Unione sindacale svizzera (USS): un dipendente deve ricevere almeno 3’800 franchi al mese. L’iniziativa chiede che venga ancorata nella Costituzione una remunerazione di 22 franchi l’ora (livello del 2011).

I delegati hanno anche approvato una risoluzione per l’introduzione di una cassa malattia pubblica organizzata analogamente al modello dell’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (SUVA). I premi resterebbero differenziati tra i cantoni, tuttavia per ogni cantone vi sarebbe un solo premio, ha spiegato la direttrice della sanità sangallese Heidi Hanselmann.

swissinfo. ch e agenzie

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