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L’Argentina piange la morte di Nestor Kirchner

Il popolo argentino piange la morte di Nestor Kirchner. swissinfo.ch

L’ex presidente argentino è morto mercoledì 27 ottobre in seguito a un attacco cardiaco. Lascia un Paese nel cordoglio e nell’incertezza di un futuro politico tutto da disegnare. I funerali si terranno il 30 ottobre a Buenos Aires.

Considerato il politico più potente dell’Argentina, il marito dell’attuale capo di Stato Cristina Fernandez, aveva radici elvetiche legate alla bisnonna Berta Althaus, nata a Interlaken, nel canton Berna.

Il 60enne Nestor Kirchner si trovava con la moglie a El Calafate, in Patagonia, quando si è sentito male ed è stato portato all’ospedale Formenti. Il ricovero d’urgenza è stato vano.

La sua scomparsa non è giunta del tutto inattesa. Kirchner aveva già dei problemi al cuore. In febbraio era stato sottoposto a un intervento chirurgico alla carotide destra e in settembre era stato ricoverato per sbloccare un’arteria coronarica.

La notizia della morte dell’ex presidente ha comunque scosso il Paese e, mercoledì sera, decine di migliaia di cittadini – appartenenti a tutte le forze politiche, studenti, operai, sindacalisti e famiglie intere – si sono riuniti davanti alla Casa Rosada – sede del governo argentino – e nei dintorni della Plaza de Mayo per esprimere il loro cordoglio.

L’uomo forte dell’Argentina

Dopo aver governato la provincia patagonica di Santa Cruz, una delle regioni più ricche di risorse naturali del Paese, Kirchner ha assunto la presidenza dell’Argentina nel 2003 succedendo all’amico Eduardo Duhalde.

La sua vittoria alle presidenziali argentine è stata alquanto anomala ed è stata favorita dalla rinuncia al ballottaggio del suo avversario, Carlos Menem, che i pronostici indicavano perdente.

Da lì in poi, la parabola politica di Kirchner ha continuato a salire. Iperattivo, dinamico e dal forte temperamento, Kirchner era il protagonista indiscusso di tutti i dibattiti politici nel Paese. Durante i quattro anni di governo, l’uomo della terra dei pinguini ha goduto dell’appoggio di gran parte degli argentini e ha esteso il suo potere su tutto il Paese.

Sotto la sua gestione, l’Argentina ha abbandonato il modello neoliberista introdotto negli anni Novanta, che portò il Paese alla crisi economica del 2001. Al suo governo viene inoltre riconosciuto il merito di essere riuscito a sdebitarsi con il Fondo monetario internazionale, di aver promosso la difesa dei diritti umani, denunciando i crimini commessi durante il regime militare, e la ripresa economica.

Condoglianze

Nestor Kirchner era un personaggio pubblico e con molti incarichi. La sua scomparsa ha toccato deputati e senatori, partiti politici e capi di stato. Alla presidente argentina Cristina Fernández e alla sua famiglia sono arrivate innumerevoli manifestazioni d’affetto.

I grandi del mondo – Obama, Zapatero, Chávez, Lula da Silva, Morales, Correa e molti altri – hanno ricordato e elogiato il carisma e lo stile politico di Kirchner.

Anche l’ambasciata svizzera di Buenos Aires e la presidente della Confederazione Doris Leuthard hanno porto le loro condoglianze alla famiglia di Nestor Kirchner e a tutto il popolo argentino.

I suoi rapporti con la Svizzera

Nestor Kirchner aveva origini svizzere, di cui andava fiero. Nel corso della campagna presidenziale del 2003 aveva più volte fatto riferimento alle qualità elvetiche.

La sua bisnonna Berta Althaus era di Interlaken, nel canton Berna. Arrivò in Argentina nel 1896 insieme a suo marito, Teofilo Kaenel.

La coppia – che prima di raggiungere l’Argentina aveva fatto tappa in Sudafrica – si stabilì dapprima a Romang, nella provincia di Santa Fe, per poi cercare fortuna a Río Gallegos, dove la figlia Margarita Isolda sposò Carlos Kirchner, nonno di Nestor.

Funerali

Le spoglie dell’ex presidente argentino lasceranno la Casa Rosada – sede del governo – e ritorneranno a Río Gallegos, sua città natale, sabato 30 ottobre. Kirchner sarà sepolto nel cimitero municipale.

L’Argentina ha decretato un lutto nazionale di tre giorni. Dal 27 al 29 ottobre le bandiere degli edifici pubblici saranno a mezz’asta.

La morte di Nestor Kirchner ha sorpreso gli argentini, in un giorno – quello del censimento nazionale – durante il quale tutti sarebbero dovuti rimanere in casa. La notizia ha però spinto molte persone a ignorare le disposizioni e ad incamminarsi verso la storica Plaza de Mayo recando fiori, candele, bandiere e messaggi per la presidente e il suo defunto marito. Tra questi, «Cristina non sei sola» e «Addio Nestor, sarai sempre nei nostri cuori».

È nato il 25 febbraio 1950 a Río Gallegos, nella provincia patagonica di Santa Cruz.

Politico e avvocato argentino, era membro del Partito Giustizialista (peronista, Partido Justicialista y al Frente para la Victoria).

Nel 1975 ha sposato la compagna di lavoro e di lotta politica Cristina Fernández, conosciuta durante gli studi di legge all’università di La Plata.

I due hanno avuto due figli: Florencia e Máximo.

È stato presidente dell’Argentina dal 25 maggio 2003 al 10 dicembre 2007.

Nel 2007, anche se molto popolare, non si è ricandidato alla presidenza lasciando spazio alla moglie. Successivamente si è trasformato nel “Primo Caballero” della storia d’Argentina.

Prima della presidenza, è stato sindaco di Río Gallegos (1987-1991) e governatore della provincia di Santa Cruz (1991-2003).

Nel 2009 è stato eletto deputato delle provincia di Buenos Aires.

Dopo il mandato presidenziale, ha preso le redini del Partito Giustizialista ed è stato segretario della comunità politica e economica Unione delle nazioni sudamericane (Unasud).

Nestor Kirchner era considerato un probabile candidato alle elezioni presidenziali del 2011.

(traduzione dallo spagnolo, Luca Beti)

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