Google+ alla rincorsa di Facebook
Google ha recentemente lanciato un social network che mira a far vacillare il dominio di Facebook. Swissinfo.ch ha intervistato alcuni esperti svizzeri del settore.
Circa 700 milioni di persone, di aziende e di organizzazioni hanno un profilo su Facebook. Paragonati a questa cifra, i circa 25 milioni di utenti registrati su Google+ sembrano ben poca cosa. Per ora.
Se si tiene però presente che Google ha lanciato il proprio servizio soltanto a fine giugno 2011, rendendo possibile l’accesso unicamente su invito a un numero limitato di persone, la situazione appare sotto una luce diversa. Facebook aveva infatti raggiunto lo stesso numero di utenti di Google+ soltanto dopo un paio d’anni d’esistenza.
Resta comunque il fatto che per poter competere con Facebook, il concorrente deve riuscire nella non facile imprese di conquistare centinaia di milioni di persone.
Forse troppo tardi
Denis Simonet, presidente del Partito pirata svizzero, si rammarica per il fatto che l’offerta di Google «è arrivata un po’ tardi: ben pochi dei moltissimi utenti di Facebook saranno infatti intenzionati a cambiare». A suo parere, Google+ potrebbe invece costituire un’alternativa per quanti non hanno ancora un profilo sul social network.
Secondo Simonet l’unico aspetto negativo di Google+ è proprio il fatto che si tratta di un prodotto di Google, un elemento ritenuto problematico dal profilo della protezione dei dati. Un parere condiviso da Nick Lüthi, redattore di medienwoche.ch: «Ognuno deve essere consapevole, al momento dell’iscrizione, che Google è un’azienda potentissima nel settore. Chi non vuole fornirle ulteriori dati, farebbe meglio a restare su Facebook».
«Facebook per adulti»
Ma concretamente, cosa offre di Google+ rispetto al concorrente Facebook? Oltre a un design ritenuto da molti più chiaro ed accattivante, il nuovo social network propone degli strumenti per tutelare meglio la propria sfera privata. A questo proposito, la rivista tedesca Der Spiegel ha definito Google+ una sorta di «Facebook per adulti».
Gli utilizzatori di Google+ possono gestire la loro sfera privata in modo molto intuitivo, definendo ad esempio a quali gruppi di persone (circles) rendere accessibili determinati contenuti. Le fotografie destinate ai compagni di classe non saranno quindi visibili, per esempio, alla famiglia. E viceversa. Secondo Google, questa possibilità rispecchia quanto avviene nella “vita reale”. Utilizzando Facebook, la medesima operazione di separazione è più complessa da eseguire.
Offerta completa
Google+ non costituisce però una semplice copia migliorata di Facebook, spiega Gaby Salvisberg, redattrice presso la rivista specializzata PCTipp Svizzera: «L’offerta è davvero interessante, poiché unisce in una sola piattaforma servizi analoghi a quelli di Facebook, Twitter, chat, weblog e videotelefonia». Inoltre, Google+ permette di ricevere – grazie al motore di ricerca – informazioni aggiornate su determinati temi scelti dall’utente.
Per completare l’offerta, Google ha pure sviluppato le applicazioni della propria nuova proposta destinate all’iPhone e agli apparecchi Android. Analogamente a Facebook, anche gli utenti di Google+ possono esprimere il loro apprezzamento mediante l’ormai classico “pollice alzato”.
Partita aperta
Secondo Denis Simonet, anche se Google+ dovesse fallire, per gli utenti vi sarebbero comunque alcuni aspetti positivi: «La concorrenza potrebbe obbligare Facebook a migliorare il proprio prodotto, segnatamente per quanto concerne la protezione della sfera privata e la facilità d’uso».
Gaby Salvisberg pronostica dal canto suo «una presenza solida di Google+ e una coesistenza più o meno pacifica con Facebook e affini». Nick Lüthi conclude: «Se Google+ raggiungerà 100 milioni di utenti, si tratterà di una scommessa vinta. Attualmente la piattaforma è apprezzata soprattutto da giornalisti e fanatici di tecnologia, mentre il “popolo” non ha ancora aderito. Quanto Google+ farà parte della quotidianità dei normali utenti, allora il successo sarà davvero tale».
Con l’espressione social network si identifica un servizio informatico on line che permette la realizzazione di reti sociali virtuali. Si tratta di siti internet o tecnologie che consentono agli utenti di condividere contenuti testuali, immagini, video e audio e di interagire tra loro.
Generalmente i social network prevedono una registrazione mediante la creazione di un profilo personale protetto da password e la possibilità di effettuare ricerche nel database della struttura informatica per localizzare altri utenti e organizzarli in gruppi e liste di contatti. Le informazioni condivise variano da servizio a servizio e possono includere dati personali e professionali.
I primi social network sono nati negli Stati Uniti a metà degli anni Novanta con l’intenzione di formare delle comunità virtuali fornendo servizi di interazione o spazio web gratuito.
Attualmente, i social network più frequentati (centinaia di milioni di utenti) sono Facebook, MySpace e il cinese QQ.com.
Fonte: Enciclopedia Treccani
traduzione e adattamento: Andrea Clementi
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