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Allarme valanghe sull’intero arco alpino

Centinaia le valanghe e slavine spontanee cadute sull'arco alpino Keystone

Le abbondanti nevicate degli ultimi giorni hanno creato situazioni di pericolo di valanghe in numerose regioni della Svizzera.

Uri, Grigioni, Vallese, Berna i Cantoni che hanno registrato le maggiori precipitazioni nevose.

Due metri di neve fresca. Questa la quantità caduta negli ultimi cinque giorni in alcune zone del versante nord dall’Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe Wejssfujoch di Davos, che ha lanciato l’allarme per il forte pericolo di valanghe in molte regioni della Svizzera.

Le zone a maggior rischio sono il versante nordalpino, la regione del San Gottardo, il nord dei cantoni Grigioni e Vallese, la Valle del Cervino e quella di Goms.

I punti maggiormente pericolosi, secondo l’allarme dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe di Davos, si trovano sui pendii ripidi esposti in tutte le direzioni al di sopra dei 1500 m circa, dove si prevedono ancora delle valanghe spontanee.

La situazione di questi giorni è simile a quella del febbraio di quattro anni fa, l’inverno delle catastrofi.

Per i prossimi giorni si prevede comunque un miglioramento della situazione, anche se si attendono ancora altre nevicate, seppure di intensità minore.

Traffico verso la normalità

L’autostrada del San Gottardo, chiusa mercoledì sera nel canton Uri tra Erstfeld e Göschenen a causa del pericolo di valanghe, è stata riaperta al traffico venerdì a mezzogiorno in entrambe le direzioni.

Il traffico stradale è stato deviato sulla A13, provocando il caos al San Bernardino. Solamente una cinquantina di camionisti hanno atteso la riapertura dell’autostrada del Gottardo nelle aree di sosta.

Nel Canton Uri mercoledì sera alcune valanghe hanno distrutto stalle, boschi e linee elettriche.

La chiusura dell’autostrada del San Gottardo ha provocato, come detto, il caos sull’asse alternativo del San Bernardino in direzione sud, dove oltre 1.200 camionisti sono rimasti bloccati mercoledì notte nelle aree di sosta lungo la rampa nord, prima di poter ripartire.

Autisti esasperati dall’attesa e dalla mancata assistenza: “Nessuno ha pensato di istallare una toilette, di distribuire bevande e pasti caldi. Ci siamo sentiti completamente abbandonati”, hanno lamentato i camionisti.

Danni un po’ ovunque

Una valanga ha investito la linea ferroviaria e la strada dell’Oberalp, fra Somvix e Disentis, interrompendo i collegamenti, mentre un’altra ha raggiunto la strada del Lucomagno, senza fare vittime.·

E si é sfiorata la tragedia a Flims, dove una colata di neve ha parzialmente sepolto un ristorante di montagna, presso la stazione di arrivo degli impianti del Naraus. Nel locale si trovavano una ventina di persone, ma fortunatamente la valanga ha investito solo un settore in cui non si trovava nessuno: si é cercato a lungo, con l’ausilio di cani, nessuno manca all’appello.·

Rischio elevato anche nel Vallese e nel canton Berna: a titolo precauzionale sono state chiuse numerose strade, Zermatt e il Goms, ad esempio, sono isolate.·E a Guttannen, nella regione del Grimsel, diverse abitazioni sono state evacuate.·

Il pericolo del fuori pista

Decine, forse centinaia secondo l’Istituto Wejssfujoch di Davos, le slavine segnalate da un po’ ovunque.

Una è caduta venerdì all’inizio del pomeriggio a Davos, nel canton Grigioni, travolgendo un gruppo di 4 persone, che sciavano fuori pista. Tutti e 4 gli sciatori sono stati tratti in salvo dai soccorritori.

Le condizioni per gli appassionati di sci alpino rimangono piuttosto critiche su tutto l’arco alpino. L’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe consiglia pertanto di limitarsi esclusivamente a sciare su pendii moderatamente ripidi e di non avventurarsi al di fuori delle piste battute.

swissinfo e agenzie

2 metri di neve fresca in cinque giorni
1.200 camionisti bloccati al San Bernardino
Centinaia le slavine e le valanghe spontanee

Allarme valanghe dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe Wejssfujoch di Davos.

Le forti nevicate delle ultime 72 ore hanno paralizzato il traffico autostradale.

L’autostrada del Gottardo, chiusa mercoledì sera nel Canton Uri, riaperta venerdì a mezzogiorno.

Condizioni critiche per gli appassionati di sci alpino.

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