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Annata pregevole per l’industria delle macchine

Le esportazioni hanno fatto da traino per l'industria svizzera delle macchine Keystone

Il 2005 è stato positivo per l'industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica svizzera. Il giro d'affari è infatti salito del 3% rispetto al 2004.

Secondo l’organizzazione mantello del settore, anche per l’anno in corso le prospettive sono buone.

Grazie in particolare alle esportazioni, che hanno superato i 61 miliardi di franchi, lo scorso anno il giro d’affari delle industrie svizzere delle macchine, dell’elettrotecnica e della metallurgia è cresciuto del 3% rispetto al 2004.

Il settore gode di buona salute. Lo confermano le nuove commesse registrate (+ 4.5%) presso le 290 ditte sondate, ha indicato mercoledì nella sua conferenza stampa annuale Swissmem, la federazione mantello del settore.

Crescita soprattutto all’estero

Il buon risultato è dovuto soprattutto alla domanda estera: la cifra d’affari generata dalle esportazioni è cresciuta infatti del 4,3%. Sul mercato interno è stata invece registrata una leggera regressione, pari allo –0,9%.

All’estero, l’aumento è stato particolarmente significativo in India: le esportazioni verso il paese asiatico sono infatti progredite del 44,4%.

Nei paesi dell’UE la crescita è stata del 4,9% e negli Stati Uniti del 6,1%. Anche se il volume dell’export è debole, lo sviluppo è stato forte in Polonia, Cechia ed Ungheria.

Le esportazioni verso la Corea del Sud e Taiwan sono invece regredite rispettivamente del 10,8 e del 25,5%.

Ottimismo

Per il 2006 il settore, che dà lavoro a 309’585 persone, si dice ottimista: la domanda da Cina, Europa dell’est e Germania dovrebbe rimanere sostenuta. I rischi vengono invece individuati nella zona euro, considerata debole, e nell’andamento del prezzo del petrolio.

Durante la conferenza, Swissmem ha presentato pure i suoi prossimi obiettivi politici.

L’organizzazione indica di voler sostenere l’articolo costituzionale sull’educazione, sul quale il popolo dovrà esprimersi in maggio.

Per quanto concerne l’elettricità, Swissmem chiede alle imprese del settore «di contribuire a mantenere l’attrattività della piazza industriale elvetica».

swissinfo e agenzie

Il giro d’affari delle 290 imprese considerate è aumentato del 3% rispetto al 2004.
I ricavi delle esportazioni sono aumentati del 3,9% e hanno raggiunto i 61 miliardi.
Sul mercato interno c’è stata una flessione dello 0,9%.
Le ordinazione sono aumentate del 4,5%.

Swissmem raggruppa circa 1000 imprese svizzere dei settori metalmeccanico, elettrotecnico e metallurgico che danno lavoro a quasi 310.000 persone.

L’industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica è di gran lunga il maggiore settore di esportazione e la principale fonte di lavoro della Svizzera.

Swissmem comprende l’Associazione padronale svizzera (ASM) e l’Associazione svizzera dei costruttori di macchine (VSM), che dal 1999 appaiono sotto la stessa sigla.

Il settore dispone di un’apposita convenzione, che con il passare degli anni è diventata uno dei più importanti contratti collettivi del paese, con l’adesione di 130.000 lavoratori.

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