
Eveline Widmer-Schlumpf prosegue il suo cammino
La ministra grigionese, attaccata dal suo stesso partito, continuerà il suo lavoro in governo «con impegno e gioia».
«In ogni situazione politica occorre dar prova di tolleranza e rispetto nei confronti di chi la pensa diversamente», ha affermato venerdì mattina a Berna la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, stilando il suo bilancio dopo i primi 100 giorni a Palazzo federale. La ministra di giustizia e polizia ha posto l’accento sull’importanza della sicurezza e del diritto per uno stato forte.
La consigliera federale ha dichiarato d’essere particolarmente toccata dall’ondata di solidarietà nei suoi confronti, in seguito alle pressioni dell’Unione democratica di centro (Udc, destra nazional-conservatrice) affinché lasci la carica governativa.
«Stato snello ed efficiente»
Elencando le priorità per la legislatura 2008-2011, Eveline Widmer-Schlump ha esordito affermando di essere fautrice di uno «Stato snello, efficiente e vicino al cittadino». Al centro della sua visione vi è anche la responsabilità individuale e la capacità di rimettere in discussione ciò che è stato realizzato. Widmer-Schlumpf ha sottolineato che questi valori rientrano nella filosofia liberale e borghese.
Tra le altre priorità citate: la sicurezza, la lotta contro la criminalità e la delinquenza giovanile, il rafforzamento della piazza economica svizzera, del federalismo e della coesione sociale.

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