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L’aereo solare di Piccard prende forma

Keystone

La prima tappa del progetto di aereo solare, con il quale lo svizzero Bertrand Piccard intende effettuare il giro del mondo, è terminata. Lunedì è stato presentato un modello ridotto del futuro prototipo.

Per Piccard, Solar Impulse non è soltanto un velivolo, ma pure una visione di sviluppo durevole. Il primo volo di prova è programmato per il 2008.

Dopo quattro anni di ricerca, studi, calcoli e simulazioni, il progetto Solar Impulse è entrato in una nuova fase. Il modello in scala ridotta del futuro aereo solare è stato svelato a Dübendorf (canton Zurigo) dall’avventuriero vodese Bertrand Piccard e dal responsabile del progetto André Borschberg.

L’obiettivo di questo primo apparecchio, ha spiegato il 49enne Piccard di fronte alla stampa e ai suoi ospiti tra cui il consigliere federale Pascal Couchepin, è di verificare che l’aereo possa effettivamente volare come hanno indicato le simulazioni informatiche.

Ai limiti della tecnica

Il futuro prototipo volerà ad una velocità massima di 45 km/h, peserà 1’500 kg e avrà un’apertura alare di 61 metri. «Una superficie così grande è necessaria per istallare le cellule solari», ha spiegato Borschberg.

Il velivolo disporrà di 200 metri quadrati di cellule fotovoltaiche in grado di produrre 30 Watt per m2, ovvero l’energia equivalente a quella richiesta per illuminare 200 lampadine di un albero di Natale.

Per far volare un aereo con una quantità così limitata di energia, «dobbiamo andare al limite delle possibilità tecniche», ha detto Borschberg. «Si tratta di un terreno inesplorato dell’aviazione che ci obbligherà a cercare nuove soluzioni senza però dover reinventare l’ala».

Solar Impulse, ha fatto notare Piccard, non è infatti un semplice aeroplano, «ma anche una visione di sviluppo durevole».

Un velivolo rivoluzionario

Questa prima fase del progetto ha permesso di raccogliere 65 milioni di franchi, grazie in particolare al sostegno della tedesca Deutsche Bank. Per la seconda fase, Solar Impulse è ancora alla ricerca di uno sponsor ufficiale, probabilmente straniero.

«All’inizio il progetto era svizzero, ma ora è diventato internazionale», ha sottolineato Bertrand Piccard.

Tra i finanziatori figura anche Nick Hayek, a capo del gruppo orologiero Swatch, e suo padre Nicolas (Omega). «Il nostro pianeta è un missile spaziale e noi lo distruggiamo», ha dichiarato quest’ultimo per spiegare la sua partecipazione a Solar Impulse. Un progetto che secondo Hayek rappresenta «una rivoluzione energetica».

Il figlio Nick ha dal canto suo ricordato che la sua società ama le sfide, siccome ha fabbricato il primo orologio portato dagli astronauti sulla luna.

Primo volo nel 2008

Attualmente, la principale sfida è costituita dal controllo dell’aereo e dalla sua stabilità. L’ora della verità è attesa per il 2008, quando il prototipo effettuerà il suo primo volo di prova sopra l’aerodromo di Dübendorf. I test seguenti avranno luogo all’aeroporto di Payerne, nel canton Vaud.

Prima di tentare il giro del mondo nel 2011, Piccard intende attraversare l’oceano Atlantico (2010).

Il pericolo non è essere il pilota del velivolo, ha commentato Piccard, ma credere che possiamo continuare a consumare petrolio e a inquinare come oggi. «Solar Impulse non è pericoloso. È la speranza», ha aggiunto.

swissinfo e agenzie

Nel 2011 Bertrand Piccard vuole compiere il giro del mondo con un aereo solare. Durante la circumnavigazione atterrerà in tutti e cinque i continenti (cinque tappe di tre o cinque giorni ciascuna).

La cabina di pilotaggio è concepita per una sola persona, per cui gli atterraggi saranno l’occasione per Piccard e il suo partner André Borschberg di darsi il cambio ai comandi.

L’apertura alare dell’aereo solare sarà pari a 80 metri, ovvero una ventina in più del prototipo. Il progetto dovrebbe costare circa 130 milioni di franchi e sarà finanziato da alcuni grandi sponsor (tra cui Deutsche Bank e Swatch).

Lo psichiatra vodese Bertrand Piccard ha conquistato fama mondiale nel 1999, quando ha effettuato per la prima volta il giro del mondo senza scali con un pallone aerostatico.

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