Microstrutture al silicio per una più rapida trasmissione di dati
I ricercatori dell'Istituto Paul Scherrer di Villigen (Argovia) hanno realizzato sottilissime strutture di silicio capaci di emettere luce se sottoposte a stimolazione elettrica. La scoperta potrebbe rivoluzionare le tecnologie della comunicazione.
Le ricerche dell’istituto potrebbe condurre a innovazioni assai importanti nella microelettronica. I nuovi elementi fotosensibili potrebbero trovare applicazione nello sviluppo di laser al silicio di dimensioni estremamente ridotte, ha reso noto in un comunicato diffuso sabato l’Istituto Paul Scherrer (PSI). Per il PSI si tratta di una «pietra miliare sul cammino verso il laser con il silicio».
Molti problemi rimangono aperti, ammettono i ricercatori, che però ritengono che le minuscole strutture di silicio e silicio-germanio – si parla di dimensioni dell’ordine di alcuni manometri – siano la chiave per l’integrazione di elementi semi-conduttori al silicio con tecnologie ottiche come diodi luminosi e laser.
Si potrebbero con ciò unire in uno stesso microchip fonti luminose e funzioni di controllo o unire dei chip semiconduttori attraverso segnali ottici invece che con cavi elettrici. La velocità di trasmissione dei dati potrebbe quindi essere enormemente accresciuta e l’intera tecnica delle comunicazioni rivoluzionata.
La ricerca è stata condotta in collaborazione con l’Università di Neuchâtel e il Politecnico di Zurigo.
swissinfo e agenzie
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