The Swiss voice in the world since 1935
In primo piano
Democrazia diretta in Svizzera

Tassare l’energia per ridurre i costi del lavoro

I Verdi (nella foto Franziska Teuscher) rialzano la voce a favore di una riforma ecologica dell'energia Keystone

L'iniziativa "Per un'AVS assicurata - tassare l'energia e non il lavoro" può contribuire non solo alla creazione d'impieghi, riducendo il carico fiscale sui salari, ma anche a contenere i premi dell'assicurazione malattia. Lo hanno affermato martedì i Verdi lanciando la campagna in vista della votazione popolare del 2 dicembre.

L’iniziativa lascia un ampio spazio di manovra al legislatore, ha spiegato in una conferenza stampa a Berna la consigliera nazionale bernese Franziska Teuscher. La proposta costituzionale degli ecologisti prevede che la Confederazione, per finanziare parzialmente o totalmente le assicurazioni sociali, prelevi una tassa sulle energie non rinnovabili e sulla corrente prodotta dalle grandi centrali idroelettriche.

Il titolo dell’iniziativa – ha concesso il segretario generale dei Verdi Hubert Zurkinden – riflette le preoccupazioni dominanti nel 1994, quando fu lanciata la raccolta delle firme in tandem con un altro testo che chiedeva il pensionamento flessibile. Oggi l’iniziativa può rivelarsi uno strumento utile per intervenire in altri settori come i costi sanitari che hanno pesanti effetti sociali, ha spiegato.

Secondo la consigliera nazionale vodese Anne-Catherine Menétrey, il testo costituzionale – molto simile a quello per l’introduzione di una tassa di incentivazione sull’energia respinto dal 55% dei votanti il 24 settembre del 2000 – è un elemento fondamentale per una riforma fiscale ecologica che sia credibile. Secondo la deputata, il punto di forza risiede nel trasferimento di costi dal lavoro all’energia.

La prima reazione viene dal Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), che respinge l’iniziativa “Per un’AVS assicurata – tassare l’energia e non il lavoro”: secondo l’associazione è inaccettabile tassare l’energia prodotta dalle grandi centrali idroelettriche.

Accogliere questa proposta costituzionale significherebbe svantaggiare indirettamente le popolazioni di montagna, ha indicato martedì la SAB. L’imposizione dell’energia proveniente dai bacini artificiali rischia di frenare il passaggio dall’utilizzazione di energie fossili a rinnovabili.

La SAB contesta anche l’assenza di un limite superiore di tassazione per cui sussiste il rischio di un prelievo troppo elevato con ripercussioni negative per l’economia. Infine, il popolo ha già respinto la stessa proposta nel settembre del 2000.

swissinfo e agenzie

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR