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Le pallottole espansive tra ordine pubblico e diritto umanitario

Le pallottole espansive in dotazione alla polizia bavarese Keystone

I direttori cantonali di giustizia e polizia le desiderano per i propri agenti, ma il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) le ritiene contrarie al diritto umanitario internazionale: sono le pallottole «espansive». I colpi, della famiglia dei «dum-dum», sono ritenuti più efficaci delle munizioni attuali e meno pericolose per i terzi, argomentano gli esperti balistici.

All’eventualità di ricorrere ai dum-dum si è giunti dopo che uno studio della commissione svizzera di polizia ha messo in evidenza la scarsa efficacia dei proiettili «normali»: solo nel 50 per cento dei casi permettono infatti di rendere inoffensivi i soggetti colpiti. Spesso le persone ferite riescono a rispondere al fuoco o a dileguarsi. Inoltre le pallottole che trapassano il corpo di un delinquente possono ferire anche terzi, spiega Beat Hegg, segretario della Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia.

Troppo pericolosi per il pubblico

I proiettili attualmente in dotazione alle forze di polizia possono traforare una persona e rimbalzare in modo incontrollato, spiega Alain Gallusser dell’Ufficio federale di polizia e professore di balistica all’Istituto svizzero della polizia scientifica e di criminologia di Losanna. Ciò rappresenta un pericolo in caso di sparatorie in luoghi pubblici, aggiunge. Invece, i proiettili espansivi si deformano al momento dell’impatto, si fermano nel corpo e provocano maggiori lesioni.

La commissione svizzera di polizia propone dunque alla conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia l’adozione delle pallottole espansive, già in dotazione in alcuni Länder tedeschi.

Stessa famiglia delle «dum-dum»

La capacità di «appiattirsi nel corpo umano» di questo tipo di colpi li inserisce nella stessa famiglia dei proiettili «dum-dum», usati dall’esercito britannico in India alla fine del XIX secolo. I soldati stanziati nella città di Dumdum, vicino a Calcutta, intagliavano con un coltello una croce sulla punta delle pallottole per rafforzarne l’effetto dirompente.

Le pallottole si frammentavano al momento dell’impatto, infliggendo ferite gravi e mutilanti agli avversari. La pratica dell’incisione dei proiettili è stata vietata dalla Convenzione dell’Aja nel 1899, perché «responsabili di ferite crudeli e inutili». «Ciò non è il caso dei proiettili della RUAG», precisa Gallusser: essi si espandono molto poco nel corpo (2 millimetri) e non si frammentano.

Il CICR disapprova

Nonostante gli argomenti a favore, il CICR ne disapprova l’utilizzo. Secondo l’organizzazione umanitaria con sede a Ginevra, anche queste pallottole espansive sono vietate dalla Convenzione dell’Aja. «Non siamo comunque scandalizzati. Comprendiamo che la missione della polizia non può essere paragonata a una guerra e che la sua attività non è legata al diritto internazionale umanitario», sottolinea Dominique Loye, consigliere tecnico presso il CICR. Le munizioni deformabili hanno inoltre effetti meno pericolosi se sparate con una pistola al posto del fucile d’assalto.

Discussione in commissione del Nazionale

L’appartenenza dei proiettili della RUAG alla famiglia dei dum-dum rende il tema politicamente sensibile. La stessa Svizzera nello scorso aprile ha presentato a Ginevra una doppia iniziativa volta a mettere al bando tali proiettili. La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale dibatterà sull’argomento, ha detto il suo presidente, il socialista solettese, Boris Banga, lui stesso favorevole alle nuove pallottole. Vi è realmente un problema con le attuali munizioni, ha aggiunto.

Il 19 luglio la Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali della Svizzera (CCPCS) informerà la stampa sugli aspetti giuridici delle nuove munizioni. Dal profilo operativo, spetta ai comandanti cantonali decidere se introdurre quest’arma, mentre la responsabilità politica ricade sui «ministri» di giustizia dei vari cantoni. La Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia comunicherà una raccomandazione durante la sua assemblea prevista in novembre.

swissinfo e agenzie

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