Le procedure di naturalizzazione devono essere eque e dignitose
È quanto ha chiesto la Commissione federale contro il razzismo (CFR) in occasione di un convegno sulle naturalizzazioni, tenuto a Neuchâtel. Secondo la Commissione ogni risposta negativa va motivata per iscritto e deve offrire una possibilità di ricorso.
La conferenza di Neuchâtel, organizzata dal Forum svizzero per lo studio delle migrazioni, ha permesso al direttore dell’Ufficio federale degli stranieri, Peter Huber, di presentare i primi risultati di un gruppo di lavoro che sta elaborando le nuove basi legali sulle naturalizzazioni. La CFR ha colto l’occasione per ribadire che le procedure di naturalizzazione devono rispettare la dignità umana. A tale scopo devono essere concepite in modo chiaro, equo e dignitoso, in modo da non dare spazio a discriminazioni.
Ogni persona ha il diritto d’essere trattata come le altre, qualunque sia il luogo di residenza in Svizzera, sottolinea ancora la Commissione. La CFR chiede pure che le decisioni di rifiuto a concedere la naturalizzazione devono essere motivate per iscritto ed essere impugnabili (raramente possibile nel caso di delibera tacita).
Un’aperta politica di naturalizzazione può contribuire a sdrammatizzare il «problema degli stranieri». Oltre 600 000 stranieri che vivono in Svizzera avrebbero diritto alla naturalizzazione. Lo scorso anno, solo 20 000 ne hanno fatto richiesta.
swissinfo e agenzie

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