Rispetto dell’ambiente, predica bene e razzola male lo svizzero quando va all’estero
Nonostante le buone intenzioni, gli svizzeri paiono incuranti degli aspetti ambientali quando si tratta di decidere sulla destinazione o sul mezzo di trasporto da utilizzare per recarsi in vacanza. È quanto emerge da uno studio pubblicato mercoledì dall'Istituto di ricerca per il tempo libero e il turismo dell'Università di Berna.
Realizzata su un campione di 697 intervistati nella Svizzera tedesca e in quella romanda, la ricerca ha evidenziato che i turisti svizzeri non fanno seguire alle parole i fatti: il 27% degli intervistati afferma che gli aspetti ecologici hanno una grande importanza nelle loro scelte sulle vacanze, mentre un altro 30% dà all’ambiente una “media importanza”.
I buoni intenti non sono tuttavia messi in pratica: nella seconda parte del formulario che è stato loro sottoposto, il 62% degli intervistati ha infatti dichiarato di non essersi preoccupati di aspetti ambientali nella scelta dei mezzi di trasporto utilizzati nella loro ultima vacanza. Anche nella scelta della destinazione, il 61% ha sostenuto di non essersi proccupato dell’ambiente.
La percentuale di turisti che ha effettivamente pensato all’ambiente nella scelta del mezzo di trasporto per le ultime vacanze scende così al 16%, mentre per la scelta della destinazione è del 13%.
Il 27% degli intervistati ha passato le ultime vacanze in Svizzera, il 29% in un paese mediterraneo, il 28% in un altro paese europeo e il 12% in un altro continente. A seconda delle destinazioni, i vacanzieri si sentono confrontati in modo diversi con problemi ambientali: il 78% di quelli che rimangono in Svizzera afferma di non constatare problemi all’ambiente.
Il 15% dei turisti recatisi nel Mediterraneo dichiara di aver constatato “molti” problemi ambientali, un altro 38% ha trovato “alcuni” problemi, mentre il 55% ha potuto godersi le vacanze al mare senza problemi.
swissinfo e agenzie
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