
Sono scattati i Giochi olimpici del 2000

Le Olimpiadi estive del 2000 si sono aperte a Sydney con una gigantesca cerimonia d'inaugurazione, alla quale hanno preso parte anche centinaia di capi di Stato e di governo. La bandiera svizzera è stata portata dal ciclista Thomas Frischknecht.
Nello stadio olimpico di Sydney si è svolto uno straordinario spettacolo di luci, colori, danze e canti, che ha segnato l’apertura dei Giochi olimpici del 2000. Dopo il conto alla rovescia, decine di cavalieri sono entrati nell’arena, formando i 5 cerchi degli anelli olimpici, seguiti dal presidente del Comitato olimpico, Juan Antonio Samaranch, e dal governatore generale australiano, Sir William Deane, rappresentante della regina Elisabetta II.
Alla cerimonia hanno assistito oltre 110 mila spettatori, tra cui centinaia di capi di Stato e rappresentanti dei governi di quasi tutte le nazioni che partecipano, fino al primo ottobre, alle manifestazioni sportive. La delegazione svizzera è guidata dal presidente della Confederazione Adolf Ogi.
Alle competizioni sono iscritti 10.200 atlete ed atleti provenienti da oltre 20 nazioni, che si daranno battaglia in circa 300 discipline sportive. Poco più di un centinaio i rappresentanti svizzeri, con al loro seguito una settantina di accompagnatori: dirigenti, allenatori, medici, dietisti e tecnici. Obbiettivo della delegazione svizzera è di superare il discreto bottino conquistato alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996: 4 medaglie d’oro e 3 d’argento.
I Giochi verranno ritrasmessi praticamente in tutto il mondo: si prevede un pubblico di 3,7 miliardi di telespettatori, rispetto ai 4 miliardi di persone che sul nostro pianeta hanno accesso ad un’apparecchio televisivo.
Il costo e di questa edizione delle Olimpiadi è stimato ad oltre tre miliardi di franchi. Gli organizzatori hanno mosso oltre 100 mila persone, tra cui 20 mila addetti alla sicurezza e circa 62 mila volontari, che presteranno la loro opera gratuitamente e nel vero spirito di De Coubertin. In alcune caselle però i conti non tornano ancora. Mancano ad esempio ben 500 autobus per garantire un regolare servizio per gli atleti.
Nei giorni scorsi si sono registrati ritardi spaventosi: numerose delegazioni sportive sono state costrette a trovare forme di trasporto alternativo per raggiungere i campi di allenamento ed è stata chiesta perfino la collaborazione dei riservisti dell’esercito.
Sono ancora disponibili oltre un milione e mezzo di biglietti, soprattutto per appuntamenti nei quali non è prevista l’assegnazione di medaglie. Tagliandi sono ancora in vendita addirittura per appuntamenti sportivi interessanti, come la sfida di baseball tra Stati Uniti e Cuba. 15 mila posti sono ancora disponibili anche per la cerimonia di chiusura, quando il tripode sarà spento e la bandiera olimpica passerà nelle mani del sindaco di Atene, che ospiterà i Giochi del 2004.
Alessandro Bertellotti, Sydney

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